Comune, Uil-Fpl e Silpol: “Politica fallimentare del sindaco”

Redazione

Comune, Uil-Fpl e Silpol: “Politica fallimentare del sindaco”

giovedì 14 Ottobre 2021 - 09:16

“Le scriventi organizzazioni sindacali, alla luce dei recenti provvedimenti adottati dall’Amministrazione De Luca in materia di dotazione organica, di fabbisogno triennale del personale 2022/2024 e della Deliberazione n. 539 del 04/10/2021, delibera quest’ultima che blocca di fatto la mobilità in uscita delle categorie “C” e “D”, causa la grave carenza di personale venutasi a determinare nell’Ente a seguito del Piano di Riequilibrio 2014/33, accentuata dagli effetti della fuoruscita pensionistica di “Quota 100”, non possono che confermare come tutto questo sia la diretta conseguenza della politica scellerata adottata da quest’Amministrazione in materia di gestione e programmazione delle risorse umane congrue ad assicurare adeguata funzionalità agli uffici e prospettiva di futuro per il Comune e per le esigenze dei cittadini messinesi”.

Lo scrivono in una nota per la stampa Pippo Calapai ed Emilio Di Stefano, rispettivamente segretario generale e responsabile provinciale della Uil-Fpl, e Giuseppe Gemellaro, segretario provinciale del Silpol.

“Oggi, nonostante il nostro spirito critico ma costruttivo, attraverso le ripetute note inviate e rimaste senza esito, registriamo in pieno il fallimento di quella politica, sbandierata col “Piano Salva Messina” in materia di personale. Puntare i riflettori e la critica solamente sulla dichiarazione di infungibilità delle posizioni di lavoro sulla categoria “C” e “D”, come ha fatto una Organizzazione Sindacale, significa aver dimenticato l’enfasi con cui, in quella prima fase, si manifestava condivisione e totale fiducia proprio in quel Piano. Uil-Fpl e Silpol, in tutte le sedi, con note, documenti, comunicati stampa ed anche in audizione presso la VII° ed VIII° Commissione Consiliare, hanno con forza e determinazione sottolineato lo stato di crisi a cui si è giunti oggi, rivendicando la necessità e l’urgenza di attivare immediatamente le procedure assunzionali, e continuare a garantire adeguati servizi ai cittadini utenti. Abbiamo dimostrato con dati riscontrabili che era possibile procedere alle assunzioni anticipandole di un anno rispetto alla data prevista nel piano di riequilibrio, che si rammenta doveva essere l’anno 2022 ed ora invece, detta data, risulta postergata al 2024. Si ribadisce pertanto, con più convinzione, quanto espresso con la nota del 30/07/2021, in copia allegata, e si rinnova la diffida nei confronti dell’Amministrazione e della dirigenza perchè ci si attenga alle corrette procedure e si intervenga per rimodulare la dotazione organica ed il piano assunzionale”.

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