Il caso: carroattrezzi a tariffa variabile. I privati fanno “festa”

Redazione

Il caso: carroattrezzi a tariffa variabile. I privati fanno “festa”

lunedì 27 Settembre 2021 - 08:40

L’amministrazione comunale ha affidato il servizio di rimozione dei mezzi all’Atm con propria deliberazione. L’atto prevede che l’Azienda dei trasporti, possa impiegare i carri attrezzo solo per finalità legate alla fluidificazione del traffico dei mezzi pubblici e ridurre l’originarsi di incidenti

Tuttavia, come hanno potuto constatare gli automobilisti, i mezzi vengono impiegati dall’Atm per il prelievo forzoso di autovetture in tutto il territorio comunale per fini ben diversi. Il caso che ha scatenato polemiche riguarda la rimozione di automobili in corrispondenza di strade interessate dai lavori.

L’Atm per svolgere tale servizio, in nome e per conto di Palazzo Zanca, può disporre di cinque mezzi per la rimozione. A ciò si aggiungano i carriattrezzi delle società private, coinvolte in questa “grande operazione” non si sa a che titolo. Il problema che ne scaturisce deriva dalla tariffazione applicata per la rimozione delle autovetture. Stando a quanto riferito da alcuni cittadini, pare che il costo vari – da qui la tariffazione variabile – da un minimo di 70 euro se il prelievo lo effettuano i mezzi dell’Atm, a 250 se si tratta di ditte private. In buona sostanza, l’automobilista che si è visto prelevare l’autovettura nel centro cittadino è costretto a pagare quasi 300 euro, multa compresa. In questi ultimi gironi sono state rimosse centinaia di autovetture dalla vie del centro, dove sono in corso di esecuzione lavori – discutibili per la qualità del servizio – di scerbatura e pulizia. Ovviamente, le ditte private fanno “festa” perché nelle ultime settimane sono state prelevate decine di autovetture sull’intero territorio comunale.

Sull’argomento ci stanno lavorando alcuni consiglieri comunali di opposizione che chiedono conto e ragione a Palazzo Zanca. Ma sul piede di guerra ci sono anche i sindacati che hanno spedito un esposto all’Ispettorato del lavoro per chiedere se gli impiegati dell’Atm abbiano i requisiti per essere impiegati in tali servizi. Insomma, sulla discussa gestione dell’Atm del presidente Pippo Campagna si addensano nuove nubi.

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