Decreto Sostegni Bis, pioggia di fondi nel Messinese

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Decreto Sostegni Bis, pioggia di fondi nel Messinese

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giovedì 29 Luglio 2021 - 10:32

È stata definita la ripartizione per i Comuni del fondo di 660 milioni previsto nel DL Sostegni Bis per salvare le amministrazioni interessate dalla recente pronuncia della Corte Costituzionale sui Fondi di Anticipazione Liquidità. Le risorse sono in tutto circa 15,5 milioni di euro, di cui sono destinatari 19 Comuni nella provincia di Messina.

“Sono molto contento di avere sostenuto, con la mia firma, e difeso, con il lavoro parlamentare e l’interlocuzione con il Governo, l’emendamento presentato da tutti i parlamentari del Partito Democratico in Commissione Bilancio. – ha dichiarato il deputato dem Pietro Navarra – Un emendamento che ha permesso di risolvere le gravi criticità legate all’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale che ha cancellato la possibilità per i comuni di restituire in 30 anni le anticipazioni di liquidità concesse per pagare i debiti commerciali”.

Le somme stanziate nel Messinese. Di seguito l’elenco dei comuni della città metropolitana di Messina beneficiari dei fondi in questione:

Capo d’Orlando € 2.444.407,00
Barcellona Pozzo di Gotto € 1.521.018,00
Caprileone € 819.495,00
Castelmola € 576.431,00
Torrenova € 529.222,00
Gioiosa Marea € 505.168,0
Terme di Vigliatore € 339.107,00
Tortorici € 283.212,00
Piraino € 279.181,00
Acquedolci € 272.025,00
Tripi € 198.536,00
Galati Mamertino € 144.331,00
Naso € 117.300,00
Mirto € 69.333,00
Malvagna € 54.586,00
Limina € 53.363,00
Savoca € 47.317,00
Casalvecchio Siculo € 38.692,00
Frazzanò € 34.952,00

“Come ho affermato nella dichiarazione di voto al DL Sostegni bis del gruppo del PD alla Camera dei Deputati che ho svolto in aula qualche giorno fa, – ha concluso Navarra – sono profondamente soddisfatto per questo risultato che evita a oltre 300 comuni in tutta Italia di deliberare lo stato di dissesto finanziario, assicurando loro il massimo di continuità nell’azione amministrativa ed evitando l’interruzione nell’erogazione dei servizi essenziali resi ai cittadini”.

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