Irccs-Neurolesi, i Gattopardi della Sanità messinese

Redazione

Irccs-Neurolesi, i Gattopardi della Sanità messinese

lunedì 26 Luglio 2021 - 10:52

Lo scorso 10 luglio è andato in pensione, ma il 6 luglio il CIV dell’Irccs-Neurolesi (Consiglio di indirizzo e verifica), propone la nomina dello stesso Dino Bramanti quale direttore scientifico emerito. Il resto lo ha fatto il direttore generale dell’Irccs, Vincenzo Barone, il quale ha deliberato con proprio atto motivato la nomina dell’immarcescibile Bramanti.

Ancor prima, lo stesso dg aveva provveduto a conferire l’incarico di direttore scientifico facente funzione, alla dottoressa Emanuela Mazzon, già vice di Bramanti. Quest’ultima nomina è già finita nel mirino dei magistrati perché qualcuno avrebbe eccepito quale problemino, legato ai titoli maturati. Ovviamente si tratta di dubbi che i magistrati potranno fugare. Di certo c’è che la Mazzon è una biologa, stabilizzata da tre anni e mezzo, e in linea di principio non potrebbe assumere questo importante ruolo. Sull’argomento la Uil-Fpl c’è andata giù duro con una nota sindacale a firma del segretario Pippo Calapai. Una vicenda di cui sentiremo parlare anche in futuro.

Torniamo a Bramanti, che abbiamo definito un “Gattopardo” della sanità messinese, evocando l’opera di Tomasi di Lampedusa. “Affinchè tutto cambi perché nulla cambi”… : quanto mai di più calzante per le “piroette” del prof. Dino Bramanti, al quale va sempre riconosciuto il grande merito per la creazione di un’autentica eccellenza, il quale per chissà quale motivo continua a mantenere una posizione di prestigio, non solo politico-sanitario, all’interno dell’Istituto di Ricerca.

Con il pensionamento di Bramanti, di fatto, non è cambiato nulla. La sua vice ha assunto il suo ruolo, in attesa della selezione che il Ministero della Salute sta portando per le lunghe, mentre Bramanti rimane ancora alla sua “creatura” con la nomina di “emerito”.

Particolare non trascurabile è la mancata apposizione di una firma alla delibera di nomina. Il direttore sanitario Pippo Rao, infatti, si è rifiutato di sottoscrivere l’atto chiedendo non meglio specificati approfondimenti…

Infine, da notare il silenzio dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e del governatore Nello Musumeci.

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