Franco Rinaldi, dopo l'assoluzione nell'ambito del processo scaturito dall'operazione "Matassa", accusato di voto di scambio, inanella una nuova assoluzione.

Assolto con tanto di scuse e la liquidazione di oltre 6.000 euro per le spese di giudizio. Si chiude quindi una pagina aperta subito la fine della scorsa legislatura e che vedeva l’ex parlamentare regionale imputato in un processo aperto dalla Corte dei Conti per le cosiddette “spese pazze” all’Ars, che vedevano coinvolti anche altri parlamentari.

In primo grado Franco Rinaldi era stato condannato al pagamento di oltre 112mila euro per danno erariale cagionato a seguito del conferimento di alcune consulenze, nell’ambito dell’ufficio dei questori d’aula.

Una vicenda che, all’epoca dei fatti, fece molto scalpore perché nel calderone finirono molti parlamentari, fra i quali l’attuale sindaco di Catania, Salvo Pogliese.

La Sezione d’appello della Corte dei Conti, presieduta da Giuseppe Aloisio (componenti Romeo Palma, Valter De Rosario, Salvatore Chiazzese e Guido Petrigni), ha accolto la tesi difensiva proposta dal legale di Rinaldi, l’avvocato Antonio Andò, avendo riformato la sentenza di primo grado che vedeva soccombere il parlamentare messinese.

Franco Rinaldi, dopo l’assoluzione nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Matassa”, accusato di voto di scambio, inanella una nuova assoluzione.