Armao prende a “pallonate” De Luca… Verità sui derivati

Redazione

Armao prende a “pallonate” De Luca… Verità sui derivati

martedì 15 Giugno 2021 - 16:29

Il sindaco Cateno De Luca adora le dirette Fb perché nessuno lo può smentire”. A dirlo durante la trasmissione “Casa Minutella“, durante il tanto “celebrato” confronto è stato Gaetano Armao, assessore regionale al Bilancio.

E in effetti il vice presidente della Regione, potendo smentire il sindaco di Messina, lo ha fatto su un tema caldo che è costato alle casse comunali otto milioni di euro.

Parliamo dei famigerati “derivati”, i titoli “tossici” che ad inizio anni Novanta hanno irrorato, per posi svuotarle, le casse comunali. Messina è caduta nella rete dei “derivati” essendosi affidata a Bnl e Dexa, due autentici “mostri” nel campo dei derivati a livello europeo. A scoperchiare il pentolone dei “titoli tossici” fu per la prima volta il sindaco Renato Accorinti, ma prima aveva messo il naso anche la Procura di Messina. Poi il precedente sindaco procedette ad una transazione a costo zero con Bnl e la partita si chiuse con un vantaggio per il Comune di Messina che ottenne circa 300 mila euro.

Invece con Dexia, situazione analoga, la situazione è andata in maniera decisamente diversa. Il sindaco De Luca, con questo Consiglio comunale ha dato mandato ai propri legali per giungere ad una transazione che è costata alle casse comunali 8 mln di euro. In realtà avrebbero dovuto essere 5, come riferito da Armao, ma se il sindaco De Luca non avesse avuto “fretta” di chiudere la partita avrebbe potuto fare risparmiare alla città tutti i soldi, tenuto conto che nel frattempo sono giunte due sentenze della Corte di Cassazione a sezioni unite che hanno sancito la nullità di tutti i contratti dei derivati.

Armao ha letteralmente preso a “pallonate” il sindaco Cateno De Luca, il quale ha dovuto raccogliere nel sacco i palloni e tornarsene mestamente a Messina, tenuto conto che la trasmissione si è tenuta a Palermo.

Ma il problema comunque rimane, dal momento che la Regione ha inviato una commissione di esperti che ha chiesto a Palazzo Zanca una serie di documenti. Ma guarda caso, il Comune ha “dimenticato” di allegare agli atti due pagine riguardanti le condizioni generali del contratto.

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