La Pec spedita nel primo pomeriggio non è una diffida vera e propria, ma sembra essere prodromica ad una futura messa in mora. Il Fc Messina attraverso la missiva ufficiale inviata oggi chiede con garbo, richiamando la disciplina del codice degli appalti, l’assegnazione dell’impianto di contrada San Filippo.

La Commissione di gara ha, di fatto, esaurito il suo compito aggiudicando l’incanto all’unica società che ha presentato un’offera per la gestione dello stadio. Essendo trascorsi ben oltre i termini i canonici trenta giorni, il Fc Messina richiamando il codice degli appalti, che fa riferimento al silenzio assenso, ritiene di essere di fatto assegnatario dell’impianto.

La Pec di oggi è stata, in una certo senso, la risposta alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’assessore allo sport Francesco Gallo, il quale ha lasciato intendere che vi sarebbe un ritardo nell’assegnazione del San Filippo per via di alcuni approfondimenti. In realtà, il Rup Francesco De Francesco, avrebbe nominato un consulente per valutare la “consistenza” economica del club aggiudicatario dell’impianto ma solo a incanto avvenuto. Un fatto che avrebbe fatto storcere il naso ai dirigenti del Fc Messina, tenuto conto che la gara è stata già aggiudicata da tempo.

Insomma, se la situazione di stallo non dovesse sbloccarsi è lecito attendersi che la vicenda stadio possa snodarsi lungo tre binari: uno riguarda la giustizia amministrativa, l’altro quella civile per i danni che la società di Rocco Arena ha lamentato per via del ritardo nell’assegnazione dell’impianto, e infine quello penale.

In serata è stata anche diffusa una nota dall’ufficio stampa del club in cui si dà contezza dell’invio della Pec.