Procura Reggio Calabria, sequestrate 5 aziende, una a Messina

Redazione

Procura Reggio Calabria, sequestrate 5 aziende, una a Messina

giovedì 13 Maggio 2021 - 10:21

Nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Reggio Calabria, 5 aziende del valore di circa 15 milioni di euro sono state sequestrate questa mattina. Le aziende si trovano a Reggio Calabria ed in provincia di Messina, dai carabinieri del comando provinciale della città calabrese dello Stretto, a conclusione di indagini coordinate dalla Dda reggina. Il sequestro e’ l’epilogo dell’operazione “Metameria” del febbraio scorso. Gli ulteriori sviluppi dell’indagine hanno permesso di denunciare in stato di libertà 15 persone ritenute responsabili a vario titolo di riciclaggio ed autoriciclaggio, violazione norme sulle accise e fatturazione per operazioni inesistenti. Il provvedimento e’ l’esito di una complessa attività investigativa, avviata dal 2017 dai carabinieri che ha già portato il 16 febbraio 2021 all’emissione di 28 provvedimenti cautelari a completamento della ricostruzione dei rapporti della cosca Condello di Archi con imprenditori collusi in quanto totalmente asserviti alla ‘ndrangheta. L’odierno filone dell’indagine ha preso le mosse dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Roberto Lucibello, ex socio dell’imprenditore Francesco Giustra (tratto in arresto il 16 febbraio scorso ed indagato per concorso esterno in associazione mafiosa), che avrebbe svelato le trame imprenditoriali della cosca guidata da Demetrio e Giandomenico Condello e acceso i riflettori sull’affare legato all’acquisto del parco veicoli della Leonia Spa. Le dichiarazioni del pentito avrebbero messo in luce la figura di Francesco Ianno’, imprenditore nel settore della distribuzione dei carburanti che opera da tempo a Reggio Calabria con due impianti aventi sede, rispettivamente, nelle localita’ di Arghilla’ ed Arangea di Reggio. Ianno’ viene individuato come imprenditore prestatosi a compiere attivita’ di reimpiego di capitali attraverso l’emissione da parte di soggetti compiacenti, di documenti fiscali attestanti operazioni commerciali inesistenti riferibili ad una frode in commercio nel settore della vendita di carburanti.

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