Tavolini all’esterno, Santoro (PmiSicilia): “Serve una deroga sennò tutti abusivi”

Redazione

Tavolini all’esterno, Santoro (PmiSicilia): “Serve una deroga sennò tutti abusivi”

giovedì 06 Maggio 2021 - 10:52

“Se il sindaco non concederà una deroga per l’occupazione dei marciapiede pochi ristoranti potranno aprire i propri locali all’esterno perché non in regola”.

Lo sostiene Lino Santoro Amante, delegato provinciale di PmiScilia. Secondo l’imprenditore nessuno a Messina, visto il regolamento comunale che impone agli esercenti di lasciare lo spazio libero di due metri per il transito pedonale, potrà allestire i tavolini fuori.

“A meno che ristoratori e bar non decidano di andare contro le regole rischiando una multa salata. Se il sindaco non concederà una deroga sull’occupazione dei marciapiede, è impensabile infatti che un ristoratore possa collocare i tavoli in appena 60 centimetri, saremo di fronte ad una bivio. O metti i tavolini con la consapevolezza di non essere in regola con le conseguenze che ne derivano, oppure eviti e continui a rimanere chiuso con i danni economici che ne derivano. Che si sappia, a Messina nessun ristoratore può essere in regola. Si dice che la soluzione potrebbe essere l’occupazione degli stalli adibiti a posteggio, ma questo comporterebbe un esborso economico per l’esercente che in questi tempi in pochi possono sostenere”.

E allora che fare?

“Il sindaco Cateno De Luca e la sua giunta che ha dimostrato grande sensibilità e preso impegni a parole per gli esercenti deve assolutamente concedere una deroga. Magari lasciando lo spazio di un metro, sufficiente per il passaggio di una carrozzina. Del resto abbiamo esempi analoghi in pieno centro, dove ci sono locali che si sono allargati all’esterno lasciando uno spazio minimo per il passaggio di una sedia a rotelle”.

E se non lo facesse il sindaco?

“Sarebbe di fronte all’ennesima beffa. La prossima settimana si apre in Sicilia e nessun ristoratore a Messina potrà collocare all’esterno i tavolini. A meno che non decida di non violare le regole”.

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