Comportamento antisindacale. La condanna è di ieri e giunge al termine di un procedimento promosso da tutte le organizzazioni sindacali (tranne la Cisl), per via della vicenda legata al cosiddetto Peo (Progressioni economiche orizzintali).

Uno smacco per Paolo La Paglia, rimosso dal suo incarico di direttore generale, già dirigente sindacale della Cisl regionale.

Dell’ormai ex manager dell’Asp di Messina, oggi tornato a svolgere le sue funzioni a Caltanissetta, si continua a parlare in negativo. Esultano le organizzazioni sindacali per l’ottenimento di una sentenza che “inchioda” alle sue responsabilità l’ex dg dell’Asp, il quale comunque a Messina ha lasciato un pezzo… di cuore, perché contava di proseguire la sua avventura alla guida della più importante azienda sanitaria della città.

Ma l’operato di La Paglia, com’è noto, è stato interrotto dal governatore Nello Musumeci che l’ha rispedito a casa, dopo la relazione della Commissione d’inchiesta, spedita in riva allo Stretto dopo le denunce della Uil per via della gestione dell’emergenza sanitaria. Ivan Tripodi e Pippo Calapai avevano definito inadeguata la sua gestione e La Paglia, ospite di una trasmissione tv aveva detto di andare orgoglioso.

Oggi la condanna che segna un nuovo capitolo di una gestione che si commenta da sola.