MessinaServizi: niente stipendi, c’è allarme

Redazione

MessinaServizi: niente stipendi, c’è allarme

venerdì 16 Aprile 2021 - 06:57

Ieri avrebbero dovuto essere accreditati gli stipendi del mese di marzo, ma nessun dipendente avrebbe ricevuto l’accredito. Forse i pagamenti saranno effettuati oggi, ma il personale è allarmato perché da tempo non si registravano ritardi nei pagamenti da parte dell’azienda Partecipata.

C’è allarme anche perché i lavoratori non comprendono come l’azienda retta da Pippo Lombardo, nonostante le difficoltà palesate dal mancato pagamento degli emolumenti, stia pensando a nuove assunzioni, nuovi affidamenti a ditte esterne e soprattutto abbia dato luogo a progressioni verticali.

Ieri mattina i mugugni in azienda non si contavano, anche perché c’era il sentore che le paghe sarebbero state pagate in ritardo. Cosa stia accadendo alla MessinaServizi lo può sapere solo la governace, ma è certo che il malumore sta montando a vista d’occhio.

A parte il mancato pagamento delle spettanze di marzo (ciò determina delle ricadute per i lavoratori che hanno scadenze da fronteggiare), ci sono mugugni per 25 progressioni che avrebbero portato al doppio salto di alcuni lavoratori – si sussurra in azienda – che dal terzo livello sono balzati al quinti. Ci determinerà un incremento stipendiale che appesantirà il bilancio della Partecipata comunale. “Come si pensa alle progressioni – dicono i lavoratori – se si hanno difficoltà a pagare gli stipendi?”. E alle viste ci sarebbero altre 25 progressioni di carriera, fatte sulla base di cosa? E i sindacati in tutto questo cos’hanno da dire? L’altra domanda che inquieta i lavoratori.

C’è poi la “grana”, perché è tale, degli straordinari: dovrebbero ammontare a 120 ore all’anno, ma c’è chi le avrebbe maturate in pochi mesi. Insomma, sostengono alcuni lavoratori ci sarebbero figli e figliastri in azienda.

In tutto questo, il sindaco ha già annunciato un nuovo aumento della TARI che porterà la città di Messina a detenere il primato della città in cui si paga la tassa per la spazzatura più alta d’Italia. E dire che con l’avvio del porta a porta, la TARI avrebbe dovuto essere ridotta, invece qui si aumenta…

Nel silenzio assoluto della politica e dei consiglieri comunali…

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