Trasferimento Centro cardioghirurgia da Taormina a Catania, Uil: “Una iattura per la sanità messinese”

red..me

Trasferimento Centro cardioghirurgia da Taormina a Catania, Uil: “Una iattura per la sanità messinese”

red..me |
domenica 28 Marzo 2021 - 08:00

La Uil e Uil Fpl di Messina si oppongono fermamente all’ipotesi, avanzata dal governo regionale, di trasferire il Centro di cardiochirurgia pediatrica dal presidio ospedaliero di Taormina all’azienda ospedaliera “San Marco” di Catania.

“L’eventuale trasferimento di tale importante struttura sarebbe una ulteriore iattura per la rete ospedaliera messinese, – dichiarano Ivan Tripodi e Pippo Calapai, rispettivamente segretario generale della Uil e Uil Fpl di Messina – poiché il Centro di cardiochirurgia pediatrica rappresenta un polo meridionale di eccellenza per gli elevati standard legati alle prestazioni offerte, all’esperienza, alla qualità e ai risultati ottenuti in tutti questi anni. Non si possono disperdere le competenze maturate né tanto meno creare disagi alla popolazione ed all’utenza messinese, calabrese e delle altre regioni meridionali.

“Il paventato trasferimento del Centro di cardiochirurgia pediatrica rappresenta l’ultimo tentativo di un pesante ridimensionamento subito dalla rete ospedaliera della provincia di Messina che, precedentemente, è stata spogliata di un DEA di II° livello qual era l’azienda ospedaliera Papardo divenuta DEA di I° livello, con tutta una serie di Unità Operative che hanno perso la dignità di Strutture complesse con le relative conseguenze negative. Al contrario, la provincia di Catania ha avuto riconosciuti tre DEA di II° Livello. Pertanto, la Uil e la Uil Fpl chiedono con forza il mantenimento del Centro di cardiochirurgia pediatrica nella sede di Taormina e preannunciano mobilitazioni e azioni di lotta a difesa dell’importante struttura.
“Auspicano, infine, di avere accanto, in questa sacrosanta battaglia di civiltà, tutte le Istituzioni e tutti gli esponenti politici di buona volontà che hanno realmente a cuore le sorti del territorio”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta