La voce circola con una certa insistenza all’Asp di Messina, dove è dato per certo il ritorno in sella di Paolo La Paglia, sospeso dal suo incarico per la cattiva gestione dell’emergenza Covid in città.

Il manager della Sanità messinese, come si ricorderà, lo scorso 19 febbraio è stato sospeso dal suo incarico dopo la pesantissima relazione della Commissione d’inchiesta spedita dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza. Il decreto di sospensione è stata la logica conseguenza delle polemiche sollevate in primis dalla Uil di Messina che, in tempi non sospetti, aveva parlato di inadeguatezza del direttore generale dell’Asp nella gestione dell’emergenza Covid, invocando la nomina di un commissario ad acta. Sul “carro” delle polemiche si è subito fiondato il sindaco, Cateno De Luca, il quale ha messo in atto un’autentica crociata per inchiodare il governo regionale e, nello specifico, il governatore Nello Musumeci.

Cateno De Luca non fa mistero della sua intenzione di correre per la carica di governatore di Sicilia. Fatto sta che dopo una lunga istruttoria iniziata a dicembre, lo scorso febbraio è arrivata la sospensione, preceduta da un vespaio di polemiche e da una notizia criminis legata ad un appalto da 10 mln di euro, sul quale non è stata fatta sufficiente chiarezza.

Adesso circola con una certa insistenza la voce di un possibile imminente ritorno di La Paglia, il quale potrebbe usufruire di una sorta di perdono assessoriale da parte di Razza, tenuto conto che la morsa dell’emergenza Covid si è allentata e che il clima si è rasserenato, complice anche il silenzio del sindaco Cateno De Luca, ritiratosi in buon ordine dopo la nota vicenda della Polizia giudiziaria parallela.