Sull’attuale dibattito relativo all’area della Fiera, interviene il consigliere della Camera di Commercio Paolo Siracusano. Un dibattito acceso che sta vedendo la partecipazione dei cittadini, in seguito alla demolizione del vecchio teatro in fiera, da anni chiuso, per far spazio alla costruzione di un nuovo teatro, sala congressi e uffici.

L’abbattimento del manufatto ha finalmente restituito ciò che alla nostra Messina veramente manca, ovvero l’affaccio a mare sul suo splendido panorama che é lo stretto di Messina. Paolo Siracusano, imprenditore, e consigliere Siracusano si dice vicino ai suoi concittadini che non vogliono la realizzazione del teatro in quella sede.

Infatti dà forza alle richieste pervenute dai messinesi, ma anche da alcuni media e dice: “Ho sempre, come molti, sofferto la presenza di quel manufatto che insieme ad altri nell’area dell’ex fiera ostruiscono le bellezze naturali di Messina. In considerazione che quell’area, di fatto appartiene, senza equivoco alcuno, all’area urbanizzata della città, non é più possibile che la pianificazione del futuro utilizzo debba ritornare sotto il controllo e nella proprietà del comune di Messina”.

Siracusano aggiunge la sua idea sulla destinazione dell’area: “Altresì non c’è alcun dubbio che quest’area vada restituita alla sua antica e innata destinazione ovvero “il lungomare di Messina”, aperto a tutti senza delimitazione e barriere. La ricostruzione del teatro potrebbe anche avvenire ma in altra parte a debita distanza dai manufatti vincolati, in modo tale da non costituire una continuità di non visibilità del mare.

Poi aggiunge il Consigliere della Camera di Commercio: “Necessario diradare i manufatti e demolire tutti i capannoni fatiscenti lasciando spazio all’arredo verde. Inoltre tali luoghi potrebbero diventare la dimora ideale per la cultura e l’inventiva, mi spiego, le opportune opere di arredo, per soffermarsi ad ammirare i panorami, potrebbero ispirare artisti, poeti, attori, far nascere agorà per uomini di cultura e amanti della polis. Può essere il simbolo della nuova Messina che sia attrattiva come nei tempi passati”. 

Siracusano, la Camera di commercio ha contribuito alla pianificazione del futuro dell’area, anche in tema di fiera?

“Da quando sono in consiglio non siamo mai stati investiti di esprimerci su tali progetti, ma ritengo alla luce della richieste dei cittadini che sarebbe opportuno che l’autorità si confrontasse anche con la camera di commercio nel suo organo consiliare perché si possa suggerire eventuali altre possibilità, per quanto riguarda la fiera, invece dico che trovo inadatto il luogo, per le riflessioni fatte prima, ma é chiaro che la strada da percorrere per far rinascere l’attività fieristica a Messina la condivido. Una città, per stimolare la  propria economia non può più prescindere dal perseguire diversi ambiti di sviluppo. Una nuova fiera a Messina, più moderna e più fruibile di servizi, può essere interessante per stimolare i più svariati mercati industriali, agroalimentari, turistici e digitali. Messina si trova al centro del mediterraneo ed é a cavallo di due continenti, in particolare l’Africa ritenuto il potenziale grande mercato da aggredire. Il comune e sopratutto il sindaco deve iniziare a spingere sulle cose serie, la butto lì. Area Sanderson fiera di Messina”.