Terapia intensiva neonatale Patti, Asp: "Chiusa? Solo temporanea sospensione"

L’Asp di Messina corre ai ripari dopo la chiusura, per volere del Ministero della Salute, dell’Unità di terapia intensiva neonatale (Utin) dell’ospedale di Patti. Al riguardo, la Uil Fpl aveva messo in evidenza che la soppressione dell’Utin, dovuta al ridimensionamento del punto nascita, rischia di penalizzare fortemente l’offerta ospedaliera.

Chiusura Punto Nascita Patti, insorge la Uil

L’Asp tuttavia dichiara che nessun servizio è stato o verrà chiuso. Infatti, la soppressione dell’Utin sarebbe da ricondurre a un provvedimento temporaneo prudenziale degli ispettori del Ministero della Salute, preso a seguito del decesso di una donna che aveva recentemente partorito (in gergo tecnico una puerpera), avvenuto lo scorso ottobre. Infatti, gli ispettori, stando a quanto spiegato dall’Asp, hanno chiesto la realizzazione di una serie di interventi tecnici: “Gli ispettori del Ministero della Salute, dopo il sopralluogo del 24 ottobre a seguito del decesso di una puerpera, hanno disposto un provvedimento temporaneo prudenziale di gestione delle gravidanze a rischio e hanno richiesto una serie di interventi tecnici”, si legge in una nota dell’Asp a firma del direttore generale Paolo La Paglia.

“Dopo la notifica del provvedimento, l’Assessorato regionale della Salute ha subito attivato un tavolo tecnico con l’Asp di Messina per prevedere congiuntamente un cronoprogramma di interventi che darà seguito alle prescrizioni ministeriali. Verrà attivata una commissione regionale di esperti che dopo la verifica tecnica, farà presente al Ministero l’alta professionalità e la qualità delle attività sanitarie erogate all’ospedale di Patti, anche nella gestione delle gravidanze a rischio”, conclude la nota.

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