Chiusura Punto Nascita Patti, insorge la Uil

Redazione

Chiusura Punto Nascita Patti, insorge la Uil

giovedì 10 Settembre 2020 - 19:12

“L’improvvisa ed improvvida decisione del Ministero della Salute di ridimensionare il Punto nascita dell’ospedale di Patti, con la conseguente ed inevitabile soppressione dell’Utin, lascia sbigottiti in quanto penalizza fortemente l’offerta dell’assistenza ospedaliera della provincia di Messina”.

Lo scrivono in una nota Ivan Tripodi, Pippo Calapai e Corrado Lamanna, rispettivamente segretario generale Uil, segretario generale Uil-Fpl e coordinatore provinciale area medica della Uil-Fpl di Messina.

Si tratta di una decisione che mette pesantemente in discussione il diritto, costituzionalmente garantito, alla salute per tutti i cittadini di quel territorio.

L’importanza che riveste l’Ostetricia di Patti è sotto gli occhi di tutti.

Infatti, grazie agli oltre 1.000 nati durante l’anno, rappresenta il secondo punto nascita della provincia di Messina ed è un importante e riconosciuto riferimento per tutta la zona tirreno–nebroidea.

La chiusura dell’Utin comporterebbe che per i parti a maggior rischio le puerpere dovrebbero essere assistite dall’ospedale Papardo o dal Policlinico di Messina con gli enormi conseguenti disagi per loro e per i propri familiari.

La Uil e la Uil Fpl dicono basta agli scippi nella sanità della provincia di Messina.

Già da tempo è stato sacrificato il Presidio di Mistretta dove e’ stato chiuso il Punto nascita con l’impegno, mai mantenuto, che sarebbe stato il Punto nascita di Sant’Agata Militello a dover farsi carico della gestione delle donne in gravidanza dell’hinterland della vasta area nebroidea.

La triste realtà è rappresentata dal fatto che il Punto nascita di S. Agata è stato chiuso ormai da mesi tranne che per l’emergenza.

Oggi, come se già non bastasse il disastro provocato nella sanità messinese, si attacca il Punto nascita di Patti.

Tutto ciò è inaccettabile.

Chiediamo, pertanto, all’Assessore regionale alla Salute di sospendere, con estrema urgenza, il provvedimento in questione e di intervenire presso il Ministero della Salute al fine di mantenere l’ostetricia di Patti come HUB e con annessa UTIN.

Inoltre, si chiede all’Assessore regionale alla Salute di rivedere la classificazione del predetto nosocomio di Patti da ospedale di base a DEA di I° Livello, così come la Uil e la Uil Fpl, da diverso tempo ed insieme ai cittadini e a tante forze politiche, si stanno impegnando per il raggiungimento di tale obiettivo.