Nuova società, nuovo logo, nuova campagna di comunicazione. Il nuovo corso dell’Atm è partito decisamente male: da un lato le lamentele dei sindacati per il passaggio del personale alla “new company”, dall’altro una campagna di comunicazione affidata evidentemente a “dilettanti allo sbaraglio”.

Non è dato sapere se sia opera di risorse interne o se il servizio sia stato esternalizzato, fatto sta che all’occhio critico dell’utente – già sul piede di guerra per aumento dei biglietti e disservizi vari – non è sfuggito il tabellone delle linee guida intriso di refusi.

L’immagine che sta facendo il giro del web mettendo alla berlina il presidente Pippo Campagna, riporta cerchiati gli strafalcioni contenuti nelle linee guida da seguire per l’emergenza sanitaria del Covid.

Il primo refuso riguarda l’accesso ai mezzi pubblici, si legge testualmente: “Utilizza le porte di accesso ai mezzi indicate attraverso gli appositi maker (volevano dire marker), per la salita e la discesa”.

Il secondo refuso alla voce posti da occupare: “Non oltrepassare la linea di demarcazione, accomadati (volevano dire accomodati) a file alterne…”

La “frittata” così è servita. C’è da chiedersi a questo punto se l’Atm abbia speso (male), un solo euro per la realizzazione di questi cartelli (con refusi)