Ambulanti delle feste patronali dimenticati da tutti. A Messina sono una ventina le famiglie che “vivono” solo queste attività che si sviluppano soprattutto in primavere ed in estate e che, a causa del Coronavirus, sono state messe in ginocchio. Non hanno un sindacato di riferimento e stentano a fare sentire il proprio grido di dolore alle autorità preposte.
Lo fanno timidamente attraverso la stampa, chiedendo che la loro situazione venga posta all’attenzione della politica. A Messina la famiglia Miloro è certamente quella più conosciuta perché presente in tutte le feste patronali a corollario delle processioni rionali. Ivan, figlio del capostipite Pippo Miloro, si rivolge al nostro giornale.
“Siamo stati abbandonati da tutti – afferma – nessuno si posto il nostro problema. Noi viviamo dei proventi derivanti dalla vendita dei prodotti dolciari e salati durante le feste patronali. Tutto è stato bloccato, abbiamo anche pagato le tasse per le feste di maggio e giugno, ma i soldi non ci sono stati rimborsati. Mi rivolgo al sindaco affinché ci dia una mano perché stiamo letteralmente morendo di fame e non sappiamo quando finiranno queste restrizioni che ci impediscono di lavorare e quindi portare il pane a casa”