Ospedale S. Agata, Uil e Uil-Fpl: "Le contraddizioni vengono a galla"

Redazione

Ospedale S. Agata, Uil e Uil-Fpl: "Le contraddizioni vengono a galla"

martedì 14 Aprile 2020 - 11:11

Ivan Tripodi, segretario provinciale Uil, Pippo Calapai, segretario generale Uil-Fpl Messina, e Mario Salvatore Macrì, responsabile provinciale area medica, hanno indirizzato una lettera aperta all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, in riferimento alla diatriba avente ad oggetto l’ospedale di S. Agata Militello.

“La diatriba tra l’Assessore Regionale alla Salute Avv. Ruggero Razza, l’Assessore regionale On. Bernadette Grasso e il Direttore Generale dell’Asp di Messina, dott. Paolo La Paglia, sul COVID Hospital all’interno dell’Ospedale di S. Agata Militello, sicuramente non appassiona i cittadini, alle prese con altri importanti problemi, e men che meno il sindacato; conferma, anzi, l’inadeguatezza ed impreparazione della classe politica e dirigente della Sicilia e, nel caso specifico dell’emergenza e dell’individuazione dei COVID Hospital, anche la superficialità ed il pressappochismo.

La UIL e la UILFPL, da tempo, hanno chiesto la rimozione del Manager La Paglia, ribadita in questi giorni, in quanto non all’altezza di guidare la sanità messinese, nonchè per le implicite responsabilità sul mancato contenimento della diffusione del virus.

Le nostre battaglie per la sicurezza dei locali, la fornitura dei D.P.I. per la prevenzione del contagio e la tutela degli operatori sanitari, con maggiore vigore dopo i casi di positività all’ospedale di S. Agata, hanno fatto venire alla luce le contraddizioni di una scelta frettolosa e difforme dalle indicazioni ministeriali che escludono la coesistenza tra reparti Covid e quelli NoCovid.

Siamo rimasti abbastanza sorpresi dalle esternazioni dell’assessore on. Grasso: sulla gestione dell’ASP di Messina sembra venuta da un altro pianeta; ricordiamo il suo assordante silenzio dinanzi allo “scippo” del Punto Nascita e sui disagi delle donne dei Nebrodi costrette a partorire in ospedali distanti.

Non vogliamo, certamente, assumere il ruolo di difensori del D.G., a cui non abbiamo risparmiato le nostre critiche e che continueremo a fare, a meno che la Regione non lo rimuova dall’incarico, ma le criticità rilevate dall’ASP Messina meritano una riflessione e valutazione ponderata.

Le difficoltà a prevedere percorsi nettamente separati e la coabitazione Covid/No-Covid dei Reparti di Radiologia, Patologia Clinica, Trasfusionale, Pronto Soccorso, Farmacia, etc. consente la permeabilità e l’esposizione al virus di tutta la struttura, con gravi rischi per medici, infermieri, oss ed operatori tutti, compresi i dipendenti delle ditte delle attività esternalizzate, e per tutti i degenti.  

Siamo convinti che il rilancio ed il potenziamento dell’Ospedale di S. Agata non deve, necessariamente, passare dal Covid Hospital; inoltre, sui 4 posti di rianimazione tanto reclamizzati, il soggetto attuatore, per quanto ci risulta, non ha garantito la fattibilità.

In ogni caso, all’Ospedale di Barcellona, tutto Covid, i letti di Terapia Intensiva sono stati presi a noleggio e nulla lascia presagire una diversa, eventualmente, modalità di acquisizione per l’Ospedale di S. Agata.

A prescindere dal Covid Hospital, la UIL e la UIL-FPL ritengono assolutamente indifferibile che il rilancio ed il potenziamento dell’Ospedale torni al centro del dibattito politico con l’obiettivo di mantenere il Punto Nascita, l’attivazione dei 4 posti letto di Terapia Intensiva e della Neurologia con Stroke, come previsto dalla rimodulazione della rete ospedaliera e dell’atto aziendale, senza vincolare l’apertura alla disponibilità finanziaria.

Su questo ci aspettiamo l’impegno del Governo regionale e, in primis, dellassessore Grasso, inoltre sollecitiamo il dott. Bruno Mancuso, Sindaco di S. Agata Militello, comune capofila del distretto sanitario, ad attivare, appena possibile, un confronto con gli altri sindaci e le amministrazioni comunali, con le forze politiche, le organizzazioni sindacali e la società civile per elaborare proposte ed iniziative per potenziare l’offerta sanitaria dei Nebrodi.

I cittadini, da questo misureranno e valuteranno l’impegno a garantire loro il diritto alla salute mediante servizi sanitari efficaci ed efficienti”.