I carabinieri hanno arrestato Tommaso Ferro, 42 anni, accusato di tentativo di omicidio e porto illegale di arma da fuoco. Il provvedimento scaturisce dagli ulteriori approfondimenti investigativi svolti successivamente all’esecuzione da parte del Nucleo investigativo di otto misure cautelari nell’ambito dell’operazione denominata “Polena”, i cui esiti hanno permesso di comprovare l’esistenza di un’organizzazione mafiosa, attiva nella zona sud di Messina e riconducibile al detenuto Giacomo Spartà, egemone nel racket dell’usura e delle estorsioni.
Gli investigatori hanno luce sul movente riconducibile a dissidi familiari e sono stati identificati gli autori del tentativo di omicidio commesso a Messina l’11 gennaio del 2016 ai danni dei cugini Gabriele e Francesco Ferrara, rispettivamente figlio e nipote del collaboratore di giustizia Sebastiano Ferrara.
Nella circostanza, Ferro insieme al fratellastro, Raimondo Messina, attualmente detenuto presso la casa circondariale di Milano Opera, avrebbe condotto l’agguato esplodendo 6 colpi di pistola cal. 7,65, all’indirizzo delle due vittime mentre si trovavano a bordo della loro autovettura nel rione Cep, colpendole in varie parti del corpo, per poi allontanarsi precipitosamente a bordo di un motociclo.