La Dia confisca beni ad imprenditore originario di Tortorici

Redazione

La Dia confisca beni ad imprenditore originario di Tortorici

giovedì 15 Marzo 2018 - 12:14

La Dia di Catania ha confiscato 9 milioni euro beni a imprenditore. Il decreto di confisca è stato emesso nei confronti di Gaetano Liuzzo Scorpo, di 53 anni, originario di Tortorici. Le investigazioni di carattere patrimoniale hanno evidenziato palesi profili sperequativi tra i redditi dichiarati ed il suo patrimonio tali da far pensare ad un’illecita acquisizione patrimoniale derivante dalle attivita’ delittuose nell’ambito del clan Trigila.
Tra i beni confiscati quattro terreni e tre fabbricati a Siracusa, 10 automezzi, tra cui una Maserati ‘Gran Turismo’, le societa’ Media Game s.r.l.’, ‘Betting Game S.r.l.”, “Orizzonti Design di Mazza Ivana s.n.c.’ e numerosi rapporti bancari e/o postali.
Le indagini e gli accertamenti patrimoniali sono stati avviati a seguito dell’operazione ‘Nemesi’, condotta dalla Polizia di Stato di Siracusa che nel luglio 2008 disarticolo’ il clan Trigila – Aparo, assicurando alla giustizia oltre 60 presunti affiliati al clan. Liuzzo Scorpo, tra le persone coinvolte, fu successivamente arrestato in esecuzione della sentenza di una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per associazione mafiosa.
Le indagini hanno evidenziato le strette relazioni fra l’uomo ed esponenti di vertice del clan Trigila. Anche alcuni collaboranti di giustizia hanno dichiarato che il clan aveva investito nelle societa’ riconducibili a Liuzzo Scorpo oltre un milione di euro per l’acquisto di apparecchiature elettroniche.
Indagini hanno permesso di accertare anche il rapporto di collaborazione tra esponenti del clan Trigila e Liuzzo Scorpo in base alla quale l’imprenditore avrebbe versato ogni mese al clan 20.000 euro ricevendo in cambio protezione e la repressione della concorrenza.
Le indagini hanno consentito di ricostruire le principali tappe che hanno permesso all’uomo di collocare nella Sicilia orientale un migliaio di apparecchiature elettroniche per il gioco d’azzardo introitando giocate per circa 120 milioni di euro tra il 2000 ed il 2008.