Acr, a Roccella l'ennesimo disastro

Alessandro Tavani

Acr, a Roccella l'ennesimo disastro

lunedì 16 Ottobre 2017 - 14:00

Non è bastato il cambio di guida tecnica per dare la svolta al campionato del Messina. Anzi, la squadra ha fatto un deciso passo indietro rispetto per esempio al primo tempo della partita di domenica scorsa contro l’Acireale o alla seconda frazione di gioco del match contro il Gela, finora le migliori prestazioni stagionali della truppa biancoscudata. Al termine della settimana dei ribaltoni, con gli addii di Venuto, del ds Ferrigno e del team manager Alessandro, la compagine del presidente Sciotto è stata sconfitta dal Roccella, che fino all’ora di pranzo di domenica rappresentava il fanalino di coda, assieme all’Isola Capo Rizzuto, del girone I della Serie D 2016-17. Lo stesso Roccella che di recente è stato contestato in tutte le sue componenti per la scarsa comunicazione nei confronti della piazza, per l’assenza di risultati, per un organico probabilmente ritenuto poco all’altezza dai tifosi calabresi. A questo punto, probabilmente la settimana piuttosto turbolenta avrà inciso sulla testa dei calciatori del Messina, ma è inaccettabile la totale incapacità di reazione dell’undici biancoscudato, che una volta subito il gol di Chiochia è praticamente scomparso dal campo. La squadra è sembrata priva di motivazioni, è entrata in crisi alle prime difficoltà e non è più riuscita a tirare fuori la testa dalla sabbia e a rendersi pericolosa dalle parti del portiere degli amaranto. L’abulia del reparto offensivo stavolta non ha risparmiato nessuno, nemmeno Rosafio, che nelle ultime gare si era distinto positivamente, e ha confermato le condizioni non eccellenti, volendo usare un eufemismo, di Totò Cocuzza, impalpabile anche a Roccella. La necessità di una punta di livello è ormai cosa nota da tempo. Adesso restano da capire le intenzioni del presidente Sciotto e la libertà di movimento che verrà concessa al nuovo ds Lamazza, che comunque attualmente potrà muoversi solamente sul mercato degli svincolati. Dal canto suo, Modica intanto dovrà lavorare assiduamente con i calciatori a disposizione per creare un vero e proprio gruppo e fare assimilare quelli che sono i suoi dettami tattici. Il tecnico nel dopo gara si è lamentato dell’organizzazione di gioco assente del Messina, della poca coesione e della scarsa intesa tra i calciatori e più in generale tra i reparti. La piazza attende di vedere le prime migliorie già da domenica prossima, quando al Franco Scoglio il Messina sarà impegnato nella difficile sfida contro la capolista Troina, per il momento a ben quattordici lunghezze di distanza dalla società del presidente Sciotto, ferma ormai da troppo a quota due punti.
Foto di Rocco Papandrea