Cas, presidio dei lavoratori lunedì 15 dicembre

Redazione

Cas, presidio dei lavoratori lunedì 15 dicembre

sabato 13 Dicembre 2025 - 10:53

Il 15 dicembre sarà protesta davanti alla sede del
Consorzio autostrade siciliane: la Fiom e la Cgil Messina annunciano un
presidio a causa del mancato reintegro sul posto di lavoro da parte
della ditta Isgrò Costruzioni, appaltatrice del servizio di sorveglianza
autostradale per conto del Cas, dei tre lavoratori licenziati
ingiustamente. Fiom e Cgil denunciano come la ditta sia inadempiente
verso la sentenza del Tribunale, dello scorso mese di ottobre, che ha
annullato il provvedimento di licenziamento del novembre 2024 ordinando
il reintegro.
“A distanza di mesi, e malgrado i ripetuti solleciti, l’azienda Isgrò
Costruzioni non ha eseguito quanto deciso dal Tribunale – dichiarano il
segretario generale della Fiom di Messina Daniele David e della Cgil
Messina Pietro Patti – confermando un comportamento gravissimo per il
quale è stato già chiesto un incontro urgente all’Assessorato regionale
ai Trasporti perché assuma le iniziative più adeguate”. “In questo
momento – proseguono – e in considerazione del prossimo cambio appalto è
necessario che il Cas eserciti la responsabilità sociale che gli enti
sono chiamati a rispettare”.
La Fiom e la Cgil Messina lunedì saranno nuovamente fortemente in
protesta per rivendicare quanto riconosciuto anche nelle aule di un
tribunale, la manifestazione davanti al Cas dalle 9:30.
In presidio ci sarà anche la Filt, la Federazione dei lavoratori dei
trasporti, che lamenta nei confronti del Cas la latitanza
nell’affrontare le gravi problematiche del settore, come la carenza del
personale e la questione della sicurezza. Il sindacato denuncia come
nonostante le ripetute sollecitazioni per convocazioni ufficiali per
intraprendere un dialogo costruttivo, l’Ente non abbia risposto
rivelando una mancanza di collaborazione. “Per tutelare i diritti dei
lavoratori – dice il segretario generale della Filt di Messina Carmelo
Garufi – davanti alla mancanza di dialogo, che giudichiamo un fatto
grave, stiamo valutando anche ulteriori azioni”.

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