Unime conferisce laurea honoris causa a Paola Cortellesi e intitola il cortile del Rettorato a Sara e Lorena

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Unime conferisce laurea honoris causa a Paola Cortellesi e intitola il cortile del Rettorato a Sara e Lorena

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giovedì 27 Novembre 2025 - 13:34

L’Università degli Studi di Messina ha conferito stamane all’attrice, sceneggiatrice e regista Paola Cortellesi la Laurea Magistrale honoris causa in Giurisprudenza. La cerimonia èavvenuta presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Ateneo messinese.

Perché Cortellesi

Secondo quanto dichiarato dall’Ateneo, la laurea honoris causa è stata assegnata per riconoscere il contributo di Cortellesi al dibattito civile e culturale del Paese. Il Dipartimento di Giurisprudenza ha valutato che la sua opera — in particolare il film C’è ancora domani — affronta temi centrali della storia repubblicana, tra cui il rapporto tra diritto, società e l’emancipazione femminile.

L’Ateneo sottolinea come il linguaggio cinematografico, grazie a una narrazione empatica e coinvolgente, possa contribuire a formare la coscienza civica e a rendere i temi giuridici e sociali accessibili a un pubblico ampio, specialmente tra i giovani.

Il riconoscimento a Sara Campanella e Lorena Quaranta

In contemporanea al conferimento della laurea a Cortellesi, l’Università di Messina ha deciso di intitolare il Cortile del Rettorato a Lorena Quaranta e Sara Campanella, due studentesse dell’Ateneo vittime di femminicidio. Una scelta che trasforma uno spazio centrale dell’istituzione in un luogo permanente di memoria, riflessione e responsabilità collettiva.

Il valore simbolico e civile

La decisione di premiare Cortellesi con una laurea giuridica — pur essendo un’attrice e regista — non mira a riconoscere competenze accademiche tradizionali, bensì un impegno civile e culturale: la capacità di usare il cinema come strumento di consapevolezza, di confronto e di educazione civica.

Come scritto dall’Ateneo stesso:

«Il lavoro di Paola Cortellesi dimostra come il linguaggio cinematografico possa incidere sulla coscienza collettiva più di quanto riescano talvolta i tradizionali strumenti di divulgazione».

Questo conferimento rappresenta un segnale forte: l’arte, la cultura e la creatività come elementi fondamentali per l’educazione ai valori, al diritto e alla memoria.

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