Il video di Elodie che fa volare il telefonino a quello che si è scoperto essere un giornalista, durante il concerto tenutosi a Messina è diventato virale ed ha fatto, come si dice, il giro della Rete, dividendo l’opinione pubblica.
Da un lato quelli che si sono scagliati contro il giornalista, dall’altro coloro i quali hanno evidenziato come la cantante si sia presentata sul palco con un abbigliamento minimal.
I contorni della vicenda sono stati chiariti dal giornalista che non si trovava lì per caso, ma aveva regolare permesso rilasciato dall’organizzazione dell’evento.
L’episodio, purtroppo, a livello nazionale ha “impalato” Messina, città nella quale si è verificata una circostanza poco elegante. Elodie non avrebbe gradito le riprese, fatte con un telefonino, da sotto il palco a pochi metri di distanza dalla sua “figura”. Forse quello che ha dato maggiormente fastidio all’artista è stata la persistente inquadratura, rivolta alla sue parti intime, per la verità poco nascoste dall’abbigliamento.
Elodie sapeva perfettamente che l’uomo che filmava era un reporter, altrimenti non avrebbe avuto quel tipo di reazione proprio contro un suo fan che si era “spinto” fin oltre il consentivo. E sapeva perfettamente che la sua uscita avrebbe scatenato un gran bel battage mediatico.
Tuttavia, c’è da porsi un interrogativo che attiene alla professione giornalistica. Il fine giustifica i mezzi? No!
E’ questa la chiave di lettura di una vicenda che, forse, avrebbe potuto essere evitata se il giornalista invece di filmare con un telefonino (il mezzo), avesse avuto fra le mani una fotocamera.
D.G.

