Ha ripreso vigore in città il dibattito sull’utilità delle piste ciclabili. E infuriano le polemiche dopo che il vice-sindaco Salvatore Mondello ha annunciato le creazione di un nuovo percorso dedicato alle biciclette.

Il dibattito si fa rovente soprattutto sui Social, dove la nuova proposta è stata bocciata sonoramente. Anche alla luce del risultato delle altre piste ciclabile, poco utilizzate dai messinesi. Ridurre l’ampiezza delle strade per fare posto alle piste per le “due ruote” non è stata presa come una scelta sensata, anche perché nel mirino di Palazzo Zanca è finita l’unica arteria cittadina che era rimasta ancora completamente dedicata alle automobili. Visto che si tratta di una strada particolarmente trafficata si teme che il restringimento possa fungere da ulteriore imbuto.

Salvatore Mondello, vero sponsor della mobilità sostenibile, probabilmente dopo essere rimasto folgorato nel corso di un suo viaggio nei Paesi scandinavi, vorrebbe riprodurre quel modello francamente inapplicabile in una città come Messina.

Mondello forse non ha ben compreso che la città dello Stretto ha una conformazione geografica che si abbarbica sulle colline, dove vi sono gli insediamenti produttivi. Impensabile che un cittadino che vive a Tremonti, piuttosto che all’Annunziata o a Bordonaro e Camaro, possa lontanamente pensare di sostituire la macchina con la bicicletta. A questo si aggiunga la mancanza di una cultura dell’uso della bicicletta, tipico delle città mitteleuropee pianeggianti.

Il dibattito si è acceso e l’indice di gradimento dell’amministrazione Basile cala vertiginosamente.