Cateno e i “Bancomat della politica”

Redazione

Cateno e i “Bancomat della politica”

sabato 08 Novembre 2025 - 10:44

Quando durante un comizio, in occasione delle amministrative del 2018 urlava: “Cancelleremo le Partecipate, sono il bancomat della politica”, i suoi elettori lasciavano andare a scene di giubilo. Poi i fatti lo condannano, dal momento che ha fatto l’esatto contrario: i “bancomat della politica” sono cresciuti a dismisura, perché Cateno De Luca ha capito bene che politicamente le società a partecipazione comunale rendono.

In otto anni, Cateno De Luca, ha fatto tutto e il contrario di tutto, la sua politica è stata infarcita di promesse non mantenute, anzi per dirla in maniera più diretta è stata una politica fatta solo di “bugie” (politicamente parlando, sia chiaro).

Qualcuno è rimasto male, ad esempio, per la mancata realizzazione del Casinò a Palazzo Zanca, mentre qualche altro aspetta ancora il “tram volante”.

Lo “Sciamano del Nisi” ormai ha abituato tutti alle sue piroette, al cambio di idee politiche solo per ragioni di interesse. Il centro-destra è una “banda Bassotti”, diceva: poi si è alleato in cambio di qualche “mancetta”. Oggi lo ripugna dopo l’inchiesta che vede coinvolto Cuffaro e rilancia il suo sogno proibito di diventare il “Sindaco di Sicilia”.

E nel frattempo i “Bancomat della politica” sfornano bigliettoni che i suoi “sodali” incassano e poi a sua volta “devolvono volontariamente” al partito di Cateno De Luca.

A Taormina lo stanno sperimentando e mettono in guardia gli amici di Giardini Naxos, dove si andrà a votare la prossima primavera.

N.B.: l’immagine di copertina è stata creata con l’AI.

D.G.

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