Gal(assia) De Luca, dagli “schiticchi” al dissing con Micari

Redazione

Gal(assia) De Luca, dagli “schiticchi” al dissing con Micari

domenica 26 Ottobre 2025 - 10:02

Il botta e risposta (oggi si chiama dissing) tra Fabrizio Micari, già candidato alla presidenza della Regione Sicilia, e Cateno De Luca, sulla gestione del “Gal Taormina Peloritani”, è la prova che lo “Sciamano del Nisi” sia molto sensibile ad un argomento “scottante”.

La questione legata alla gestione dei fondi pubblici della società consortile a partecipazione pubblica, sollevata originariamente dal nostro giornale, sta alterando le “notti” del leader di Sud chiama Nord.

Cateno De Luca mentre “comizia” a Nizza di Sicilia

Il “Gal Taormina Peloritani” si è rimesso in moto lo scorso anno, dopo che De Luca ha conquistato la poltrona di primo cittadino a Taormina. E proprio il Comune dello Ionio guida i sindaci delle amministrazioni che fanno parte del “Gal” (Gruppo di azione locale).

La consortile, dopo che De Luca ha fatto pace con Schifani, ha ottenuto un corposo finanziamento dalla Regione per la promozione del territorio di riferimento. Soldi pubblici che finiranno nelle casse (vuote) del Gal ma che la governance ha impegnato con procedure lampo di affidamento diretto di appalti, finiti nelle mani di enti ed associazioni vicini alla “Galassia-De Luca”.

La valenza degli eventi proposti dal “Gal Taormina Peloritani” è stata anche al centro di un articolo del nostri giornale che ha evidenziato come gli eventi si siano conclusi con “schiticchi e comizi”.

Ma il nervo scoperto della questione “Gal” riguarda il prestito-ponte che il Comune di Taormina ha deliberato allo stesso ente, al fine di consentirgli di rendicontare i soldi spesi che non aveva, alla Regione Sicilia. Una volta rendicontati l’Assessorato Agricoltura e Foreste rilascerà il contributo europeo. Ma a Palermo è scattato improvvisamente il semaforo rosso e i tecnici stanno approfondendo la vicenda.

Non solo i tecnici, a quanto pare, ma anche a Palazzo di Giustizia dove sembra sia arrivato un esposto.

Il prestito da 1,1 mln di euro, deliberato dal Comune di Taormina, peraltro non garantito, ha scatenato l’opposizione consiliare al punto che è stata presentata una interrogazione.

Il terreno piuttosto scivoloso sul quale sta tentando di rimanere in equilibrio De Luca riguarda la duplice veste del sindaco di Taormina, il quale ha deliberato un prestito al “Gal” di cui egli stesso è socio privato.

Lo poteva fare? C’è un conflitto d’interesse? Lo chiariranno i magistrati.

Tornando alla disputa Micari-De Luca, c’è da dire che nel botta e risposta fra i due, prevale sempre la maleducazione e la volgarità dello “Sciamano del Nisi”. Mentre si evidenzia il garbo del prof. Micari, il quale non molta educazione ha sollevato una questione che non è di poco conto.

D.G.

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