Un gesto solenne, carico di significato: l’Università di Messina ha conferito alla studentessa Sara Campanella la laurea alla memoria in “Tecniche di Laboratorio Biomedico”, riconoscendo il suo percorso accademico tragicamente incompiuto.

Sara, vittima di femminicidio lo scorso 31 marzo, non poteva essere presente all’ultimo passo del suo percorso universitario ma l’ateneo ha voluto onorarla con una cerimonia nell’Aula Magna alla presenza dei familiari e della comunità accademica.

La tesi, dal titolo “Il ruolo dell’epigenetica nelle mutazioni patogenetiche dei geni BRCA1 e BRCA2 come strumento per ridurre il rischio di cancro ovarico e mammario”, è stata presentata, in sua vece, da una collega sotto la supervisione del prof. Massimiliano Berretta, ordinario di Oncologia Medica.

La rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, ha sottolineato che «questa laurea alla memoria non è solo un riconoscimento accademico… ma un impegno morale che vogliamo condividere con i suoi cari e con tutta la comunità universitaria».

L’evento è parte di un’iniziativa più ampia dell’ateneo per promuovere una cultura del rispetto e della prevenzione della violenza di genere. Ad esempio, mercoledì 22 ottobre si è svolta la proiezione del cortometraggio “Fili invisibili”, che intreccia la storia di Sara a quella di un’altra giovane donna vittima di femminicidio.