“Verba volant, scripta manent”: il tradimento di Cateno

Redazione

“Verba volant, scripta manent”: il tradimento di Cateno

venerdì 17 Ottobre 2025 - 13:24

Si è presentato accusando nei suoi comizi-showquelli che c’erano prima”, ma alla fine è riuscito nella titanica impresa di fare ancora peggio di quelli che l’hanno preceduto.

Verba volant, scripta manet” dicevano i latini, e se è vero che le parole di Cateno De Luca sono state spazzate dal vento di scirocco che soffia sovente in città, è anche vero che le parole scritte sulla “Gazzetta del Sud” e consegnate alla memoria storica di Messina, rimangono eccome.

Quella pagina, risalente al 17 maggio 2018, dedicata a chi poi avrebbe vinto le elezioni amministrative diventando contro ogni pronostico sindaco di Messina, è il “bollo” che certifica come Cateno De Luca abbia preso per i fondelli i messinesi con gli annunci plateali, cui non sono seguiti i fatti.

Sapete perché oggi, a distanza di sette anni, lo “Sciamano del Nisi” risulta peggiore di chi l’ha preceduto?
Perché non solo non ha mantenuto le promesse tradendo il “patto con i cittadini”, ma è riuscito nell’impresa di fare l’esatto opposto.

Aveva annunciato di abolire i quartieri e invece sono aumentati; lo stesso dicasi per le commissioni consiliari. Ma la “bugia” più grossa riguarda le Partecipate comunali, quelle che definiva il “Bancomat della politica” e che non hanno mai smesso di sganciare bigliettoni.
Nessuna cancellazione, anzi un progressivo aumento. Questo ha fatto solo gioco al “progetto” politico di Cateno De Luca che dall’aumento della Partecipate ha tratto un innegabile vantaggio.

E’ noto che eletti e nominati “devolvono” il 15% delle proprie indennità e aumentando le Partecipate (Arismè, Patrimonio e Fondazione sono state create da De Luca&C.), gonfiano le donazioni per “Sud chiama Nord”.

E da ultimo la cancellazione del Tram, annunciata “urbi et orbi” con il suo consigliere di fiducia, l’assessore Salvatore Mondello, che avrebbe dovuto essere sostituito da una “specie di cosa volante”. Nulla, nulla…

Insomma, il “patto con gli elettori” e in generale con i messinesi che gli hanno creduto è stato tradito colpevolmente da un istrionico Cateno De Luca.

Davide Gambale

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