Caro Robertino (Cateno), riguardati…

Redazione

Caro Robertino (Cateno), riguardati…

sabato 11 Ottobre 2025 - 10:34

Caro Robertino, preferisco chiamarti così tenuto conto che a Fiumedinisi ti conoscono con questo nome. Cateno è il nome di battaglia politica acquisito sul campo.

Non ti nascondo la mia apprensione per il tuo stato di salute, sappiamo che sei stato malaticcio e che la rabbia potrebbe giocare brutti scherzi alla tua salute.

Ieri mattina, durante un incontro a Palazzo dei Leoni, alla presenza di docenti universitari e ricercatori del CNR, hai ripetuto ben 11 volte la parola coglione. Diretta a me, perché la mia colpa è quella di avere fatto il giornalista e non il gettonista come ti piace. Posto che non comprendo come enti autorevoli come l’Università di Messina e il CNR possano sedersi a un tavolo con te, vista la tua violenza verbale, mi piace in questa sede svestire i panni del giornalista e parlarti da uomo a uomo.

La prima domanda che mi pongo è come tu possa tornare la sera a casa e guardare in faccia i componenti della tua famiglia, tua moglie, i tuoi figli, dopo avere offeso pesantemente sul piano umano un giornalista? Provo vergogna per loro e li compatisco, perché i tuoi familiari sono vittime del tuo “ego”, della tua rabbia repressa per chissà quali motivi reconditi. Certo, ieri è stata una giornata pesante che ti ha messo di fronte ai tanti “Giuda” di cui ti sei attorniato, ma ci vuole un limite a tutto: la rabbia va anche controllata, o curata meglio ancora.

Mi chiedo, stamattina come hai guardato in faccia tua mamma a Fiumedinisi, dove ti rechi ogni giorno per utilizzarla come testimonial di post patetici, col solo fine di scuotere di coscienze di chi crede in te. 
Sapesse mamma quello che combini ti prenderebbe a legnate in testa per cambiarti i connotati. A proposito smettila di “usare” mamma per metterle in bocca parole che tu non hai coraggio di pronunciare all’indirizzo dei tuoi accoliti, diventati molto discoli.

Insomma, Robertino non ti nascondo che sono preoccupato per la tua salute, ieri ti ho visto molto nervoso e questo t nuoce gravemente. Prenditi una pausa e magari evita di leggermi.

Con affetto.

Davide Gambale

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