Cargill di Giammoro, la Regione chiede lo stop ai licenziamenti: “Azienda si presenti in Commissione”

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Cargill di Giammoro, la Regione chiede lo stop ai licenziamenti: “Azienda si presenti in Commissione”

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venerdì 10 Ottobre 2025 - 12:49

Si accende la vertenza Cargill. Dopo l’audizione di mercoledì in III Commissione Attività produttive dell’ARS, l’Assessorato regionale alle Attività produttive ha chiesto alla multinazionale americana di bloccare immediatamente le procedure di licenziamento dei 49 lavoratori dello stabilimento di Giammoro, almeno fino al 29 ottobre, data in cui i vertici aziendali dovranno tornare a riferire a Palermo.

La decisione arriva dopo un incontro segnato dall’assenza della stessa azienda, che – pur avendo chiesto un rinvio – ha avviato contestualmente le lettere di licenziamento, un comportamento definito da sindacati e rappresentanti politici “anomalo e scorretto”. Secondo i lavoratori e le sigle sindacali, l’atteggiamento della Cargill conferma la volontà di chiudere definitivamente lo stabilimento e abbandonare la Sicilia, lasciando a casa quasi cinquanta dipendenti diretti e mettendo in crisi anche l’indotto produttivo della zona industriale di Milazzo e Pace del Mela.

Le reazioni politiche

Dura la presa di posizione dei deputati regionali del Partito Democratico, Dario Safina, Calogero Leanza e Nello Di Pasquale, che chiedono un intervento immediato delle istituzioni:

«Serve attivare immediatamente un tavolo con il Governo nazionale per costruire un percorso che salvi stabilimento e livelli occupazionali. L’assessore Tamajo faccia fino in fondo il suo dovere per evitare l’ennesima chiusura che rischia di desertificare l’area industriale di Milazzo-Valle del Mela».

La richiesta si affianca a quella avanzata in sede parlamentare dai rappresentanti del PD Stefania Marino e Antonio Nicita, che hanno già presentato un’interrogazione per sollecitare l’intervento del Governo.

Un fronte politico e istituzionale comune

Anche Azione, con il vicepresidente nazionale Ettore Rosato, ha depositato un’interrogazione sul caso, sottolineando la necessità di difendere il sito produttivo e garantire continuità occupazionale, in un contesto nazionale in cui la domanda di pectina – il prodotto principale della Cargill di Giammoro – è in crescita.

“Secondo i dati del settore, – veniva spiegato da Azione – il mercato globale della pectina registra un incremento del 5% annuo e un giro d’affari che supera 1,3 miliardi di dollari”, smentendo le motivazioni legate ai presunti “problemi di mercato ed energetici” avanzate dall’azienda.

Prossimi passi

Il confronto del 29 ottobre in Commissione sarà decisivo per capire se la Cargill intende rivedere la propria decisione o confermare la chiusura. Nel frattempo, Regione, sindacati e forze politiche lavorano per costituire un tavolo di crisi con il Governo nazionale, volto a individuare alternative industriali o percorsi di riconversione che garantiscano occupazione e sviluppo nell’area del Milazzese.

La vertenza Cargill si inserisce in un quadro già fragile per la zona industriale di Milazzo e Pace del Mela, da anni al centro di una crisi di investimenti e infrastrutture. Ma per i lavoratori e per le istituzioni locali “questa volta – come affermano i sindacati – la battaglia non si deve perdere”.

L’immagine di anteprima è uno screenshot da un video di Hannes Ludemann pubblicato su Google maps.

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