La gestione del “Gal Taormina Peloritani” è finita nel mirino di alcuni consiglieri comunali di Taormina che sarebbero sul punto di depositare un esposto alla Procura della Repubblica. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso riguarda il “prestito ponte” che il Comune di Taormina ha concesso alla società consortile di cui il sindaco di Taormina, cateno De Luca, è anche socio privato con la sua “Dioniso Srl”.
Un prestito di oltre un milione di euro che Taormina ha concesso al “Gal” per consertigli di poter rendicontare alla Regione Sicilia i soldi spesi per le attività di promozione del territorio della scorsa estate, ed ottenere quindi un robusto finanziamento comunitario.
Tenuto conto che il “Gal Taormina Peloritani” non ha liquidità di cassa, il sindaco di Taormina ha ritenuto opportuno “prestare” i soldi alla società consortile. Una mossa che non è piaciuta nella Perla dello Jonio, dove i consiglieri di opposizione sono saliti sull’Aventino, anche perché come dimostra l’ultima determina del “Gal” i soldi vengono impiegati anche per finanziare società di comunicazione vicini a politici del versante dello Jonio.
Ma ci sarebbe anche una sorta di “vulnus” giuridico nell’operazione condotta con la regia del sindaco di Taormina, Cateno De Luca, parte molto interessata per ragioni politiche alla gestione del “Gal”, il quale ha votato a favore del “prestito ponte”, nella riunione della Giunta municipale che ha deliberato l’anticipazione di cassa.
Il “vulnus” è determinato dal fatto che lo stesso De Luca è socio con la “Dioniso Srl” del “Gal Taormina Peloritani”. Una condizione di conflittualità che avrebbe potuto risolvere con l’astensione dal voto.
Se come sembra partiranno gli esposti alla Procura è chiaro che ci sarà materiale su cui lavorare da parte dei magistrati di Messina che stanno già passando al setaccio le “carte” delle cosiddette “donazioni volontarie” al partito che fa riferimento al sindaco di Taormina, Cateno De Luca.
La Procura controllerà certamente anche le procedure di affidamento degli appalti da parte del “Gal”, visto che si tratta di soldi pubblici.
Davide Gambale

