Nel segno della protesta e della solidarietà, oggi l’UDU Messina (Unione degli Universitari) e il Coordinamento Messina Palestina hanno occupato l’Aula Mostre del Dipartimento DICAM dell’Università di Messina, (ex Facoltà di Lettere e Filosofia), con l’obiettivo di denunciare l’intervento israeliano contro la Global Sumud Flotilla diretta a Gaza.
L’azione, che ha trasformato uno spazio accademico in piazza di denuncia, si inserisce in una mobilitazione più ampia che comprende lo sciopero generale nazionale indetto dalla CGIL per l’intera giornata del 3 ottobre, per manifestare solidarietà verso il popolo palestinese e protestare contro l’abbordaggio delle navi che trasportavano aiuti umanitari.
Le ragioni dell’occupazione
Gli studenti affermano che non si tratta di un gesto simbolico ma di un impegno politico concreto. Come dichiarato da Emanuele Carlo, coordinatore di UDU Messina:
«Oggi occupiamo questo spazio perché non possiamo restare spettatori mentre si consuma un’aggressione contro volontari e civili che portano aiuti al popolo palestinese sotto assedio».
A sostegno dell’iniziativa, è stato previsto il coinvolgimento di docenti, studentesse e studenti a partecipare ad assemblee e momenti di confronto che saranno organizzati nei prossimi giorni nei vari dipartimenti universitari.
Lo sciopero CGIL e la mobilitazione cittadina
Quasi in concomitanza con l’occupazione, la CGIL ha dichiarato lo sciopero generale nazionale per domani, venerdì 3 ottobre, estendendolo a tutti i settori pubblici e privati, con l’obiettivo di portare in piazza la solidarietà per Gaza e denunciare la fragilità dell’azione diplomatica italiana rispetto al conflitto.
A Messina, è previsto un corteo cittadino che partirà alle ore 9:30 da piazza Antonello, percorrerà Corso Cavour, via Tommaso Cannizzaro e via Garibaldi, e raggiungerà piazza Unione Europea.
La CGIL ha definito l’abbordaggio delle navi civili un “fatto gravissimo” che mina i principi costituzionali e la coesione nazionale, annunciando che lo sciopero è una risposta alle scelte del Governo italiano in materia di relazioni con Israele.
Contesto accademico e interventi precedenti
L’occupazione al Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne è l’ultima di una serie di iniziative studentesche. Già in passato, l’UDU aveva chiesto e ottenuto dall’Università la sospensione degli accordi con la Hebrew University of Jerusalem.
Il Senato Accademico di Messina, lo scorso luglio, aveva approvato una nota ufficiale di condanna della crisi umanitaria a Gaza, dichiarando il proprio “sgomento” e ricordando che l’Ateneo si era già confrontato con le richieste studentesche sul tema.
L’attenzione dell’opinione pubblica verso quanto accade a Gaza è sempre più alta, ed iniziative come queste lo confermano.

