“Galassia-De Luca”, le carte delle donazioni in Procura

Redazione

“Galassia-De Luca”, le carte delle donazioni in Procura

giovedì 02 Ottobre 2025 - 09:49

La Procura di Messina torna ad indagare sulla “galassia-De Luca”. La notizia sostanzialmente è questa ed è stata anticipata oggi da “Gazzetta del Sud” con un articolo di Nuccio Anselmo. Firma autorevole del quotidiano di via Bonino.

L’inchiesta riguarda le cosiddette “donazioni volontarie” da parte di amministratori, imprenditori e “amici” del leader di “Sud chiama Nord”. Il caso è scoppiato ad inizio estate, dopo alcuni articoli di giornali, ma a quanto pare già le carte erano finite sul tavolo dei magistrati. Nelle scorse settimane, i militari della Guardia di Finanza avrebbero acquisito dei documenti, dopo che la Procura di Messina aveva aperto un fascicolo per via di alcune denunce.

La notizia di oggi ha mandato su tutte le furie Cateno De Luca, il quale in maniera veemente ha reagito sul suo profilo Fb con un post vergognoso: “l solito giornale… la solita manina! Siamo vittime del “parrebbe” e del “sembrerebbe”! Che schifo! Non posso chiedere agli organi inquirenti di confermare o di smentire ma è inquietante ed umiliante subire queste intimidazioni a mezzo stampa a tre giorni dalla competizione elettorale della regione Calabria che vede impegnato Sud chiama Nord con una lista con il proprio simbolo. Abbiamo già dato mandato ai nostri legali di agire immediatamente nelle sedi opportune. Oggi alle ore 16:00 ne parleremo in diretta sulle nostre pagine social!

Al di là della reazione scomposta del sindaco di Taormina, c’è adesso una inchiesta della Procura che potrebbe fare piena luce sul “caso-donazioni” che ha destato e continua a destare molto scalpore per il “metodo” utilizzato al fine di finanziare il partito.

Il proliferare delle Società partecipate negli Enti amministrati direttamente o indirettamente da De Luca sta scatenando legittimi interrogativi tenuto conto che lo stesso aveva definito gli Enti di sottogoverno dei “Bancomat della politica”.

Il leader di “Sud chiama Nord” li voleva azzerare a Messina ma invece li ha aumentati con lievitazione di costi e incarichi a “nominati”, i quali a loro volta per “contratto” versano il 15% dei compensi nelle casse del partito.

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