Ponte, il “paraculismo” politico di Cateno De Luca

Redazione

Ponte, il “paraculismo” politico di Cateno De Luca

giovedì 25 Settembre 2025 - 09:56

Ormai Cateno De Luca ci ha abituati ai repentini cambi di idea. Passeranno alla storia delle “fantasie” i suoi progetti con i quali ha abbindolato i messinesi: il tram volante e il Casinò a Palazzo Zanca sono solo alcuni degli esempi della politica creativa di Cateno De Luca.

Idee sulle quali ha fatto un passo indietro cambiano repentinamente idea. Il tema di oggi è il Ponte sullo Stretto di Messina, un tema che sta animando il dibattito politico da quanto il governo-Meloni l’ha messo al centro della sua agenda politica. Lo Sciamano del Nisi prima era contrario, fece anche una campagna elettorale al Nord per convincerli che li stavano depredando a vantaggio del Sud con la realizzazione del Ponte. In Brianza tenne comizi per tentare di accaparrarsi con le “suppletive” il seggio lasciato libero da Silvio Berlusconi dopo la sua morte. Andò male, anzi malissimo: vinse Adriano Galliani con una percentuale bulgara.

De Luca non è affatto uno sciocco e quando ha deciso di consegnarsi al centro-destra per non scomparire dalla scena politica siciliana, visto il calo di consensi, ha cambiato nuovamente idea. Il Ponte è un’opera strategica per la Sicilia e così ha “ordinato” alla sua “ciurma” di sponsorizzare la mega infrastruttura. E così il sindaco Federico Basile ha iniziato a sostenere il Ponte…

Ieri, Cateno De Luca ha consegnato agli archivi di Fb una lunga riflessione all’insegna del cerchiobottismo, o se volete del “paraculismo” politico. A scanso di equivoci, intendiamo “paraculismo” politico, ovvero atteggiamento di persona scaltra e opportinista.

Ma ne vale la pena proporre il De Luca-pensiero, rilasciato qualche ora dopo lo “stop” al progetto del Ponte, da parte della Corte dei Conti.

“La Corte dei Conti ha formulato delle puntuali osservazioni ed ha chiesto numerosi chiarimenti sulla delibera del CIPES assegnando il termine perentorio di venti giorni al Governo Meloni per chiarire e supportare le criticità emerse. Io ho sempre detto che fino a quando la Corte dei Conti non assevera il percorso avviato dal Governo Meloni con le relative coperture finanziarie il Ponte sullo Stretto di Messina rimane una suggestiva chimera. Ora i tuttologi dei Conti pubblici diranno la propria ma io mi astengo! L’unica cosa che mi permetto di dire è che ho sempre detto e’ semplice e chiara: la città di Messina non può subire la realizzazione del Ponte! Quando si passerà dalla suggestiva ipotesi del Ponte alla concreta possibilità di realizzarlo formulerò la mia posizione senza sconti per nessuno”.

La riflessione non è passata inosservata, al punto che stamattina Marcello Scurria ha commentato con sarcasmo: “Ponte sì o no? Solo i cretini non cambiano idea e De Luca non è un cretino”.

Peccato che l’abbia cambiata già tre volte: ciò significa che è molto intelligente?

Davide Gambale

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