Le feste patronali e le fiere a Messina e provincia sono sempre occasioni importanti per mantenere vive le origini popolari della zona con giostre, musica, mercati e processioni. Quali sono le manifestazioni più importanti che è possibile trovare e quali giostre vengono montate?
Il gioco è divertimento, sia che esso evochi la tradizione sia che si trasformi in digitale come è più facile accada in questi ultimi anni. A Messina, zona in cui la cultura si lega al gioco e alle varie manifestazioni che hanno a che fare con le usanze, la religione e l’arte, come per la Rassegna Popolare che illumina l’estate peloritana, è facile che, specie nei mesi con clima più mite, ci siano delle fiere storiche in cui poter trovare rinnovati miti e leggende, popolari e sacri, ma anche giostre per grandi e piccini.
Una delle più note è la Fiera di San Cataldo detta anche “Fera ranni”. Questa manifestazione, che cade sempre nella seconda domenica di ottobre, è dedicata al Santissimo Crocifisso, cioè il patrono della Chiesa Madre di San Cataldo. Questa fiera, che mette insieme il vecchio Duomo con le strade più moderne e di passaggio, era stata pensata per favorire l’acquisto dei prodotti locali in un periodo in cui iniziava a scarseggiare il turismo di fuori isola e ancora oggi ha grande successo.
La Festa di San Giuseppe a Spadafora viene celebrata, tra luglio e agosto, nel comune di Spadafora, in provincia di Messina. Questa è la festa dedicata a San Giuseppe patrono e si celebra dal terzo giovedì di luglio per i quattro giorni seguenti. Tra giostre, gare di sport, spettacoli e ambulanti, è il clou della stagione per il paesino. La Fiera Internazionale di Messina, che avviene nella prima metà di agosto, è stata addirittura fondata, alla fine del 1200, da Federico III di Sicilia. Nel 1934, quando venne ripresa, fino al 2013, anno della sua sospensione, è stato l’evento più importante della zona, richiamando ogni anno centinaia di fornitori ed espositori internazionali.
La Processione dei Giganti Mata e Grifone, infine, che ricorda la fondazione della città, si svolge tra il 10 e il 15 di agosto. Il giorno dell’Assunzione di Maria, il 15, viene portata in processione “La Vara”, un imponente statua votiva sorretta dai fedeli in quello che è un vero e proprio evento. In una regione ricca di contraddizioni, con un tasso di occupazione tra i più bassi in Italia, mantenere vivi i costumi e creare turismo da quello che c’è da offrire, è importante e intelligente come dimostra il fiume di gente che, ogni agosto, si riversa nelle strade messinesi.
Ricapitolando:
- Fiera di San Cataldo: seconda domenica di ottobre
- Festa di San Giuseppe a Spadafora: terzo giovedì di luglio
- La Vara: tra il 10 e il 15 agosto
Quali sono le giostre e i giochi comuni nelle fiere di Messina
Nel corso di questi eventi è possibile trovare venditori ambulanti ma anche giostre e attrazioni per grandi e piccoli. Possiamo giocare sui tappeti elastici, sugli autoscontri, sulle ruote panoramiche, cimentarci nel tagadà, con la nave pirata, con la pesca galleggiante, con il tiro a segno ma anche con i gonfiabili per bambini e il Pachinko, cioè quel gioco in cui c’è un muro pieno di pioli da cui far scendere una pallina che, incontrando ostacoli, devia il suo percorso fino al premio finale. Questo gioco che ricorda il Plinko è uno dei più divertenti e popolari, tanto da essere traslato anche nella versione digitale di cui, brevemente, parleremo. Il fascino del Pachinko, ricordando a coloro che sono interessati che il Plinko è affidabile, viene, dunque, trasformato in digitale nei casinò con Plinko in lingua italiana autorizzati dall’ADM per operare in Italia. E questo è l’anello di congiunzione tra quello che siamo stati e quello che saremo in maniera sempre più preponderante, addirittura con live dedicate e realtà aumentata. Se da una parte, dunque, c’è internet che avanza, dall’altra teniamoci stretta “La vara” che non solo ricorda la città ma accoglie persone e produce ricchezza.

