Errare è umano, perseverare è diabolico. La polemica che ha accompagnato il mancato concerto dei The Kolors con stucchevoli botta e risposta fra il frontman della band musicale e l’amministrazione comunale, è lo specchio fedele di un “fare rissoso” di chi sbaglia e cerca di fare ricadere la colpa sugli altri. Poi a questo va aggiunto che qualche assessore non sa cosa sia la parola “rispetto” del diritto di critica.
Se l’amministrazione comunale ha fatto bene o male saranno le urne a stabilirlo fra meno due anni, ma è inaccettabile che il cittadino comune non possa esercitare il diritto di critica o di polemica, che l’assessore di turno inizi ad additarlo sui Social.
Questo è inaccettabile ed è bene che il sindaco Federico Basile lo sappia, perché alla fine a pagare sarà lui per colpe di altri. Ci sono assessori di questa amministrazione che saranno ricordati più per i disastri che hanno generato.
Piuttosto un amministratore appena sufficiente, dopo le critiche ricevute dovrebbe farne tesoro e organizzarsi per non ripetere gli stessi errori. La vicende del ticket di 1,5 euro è lo specchio fedele del perpetuarsi del problema: lo stesso “sistema” geniale era stato adottato in occasione dell’allestimento del maxi schermo al San Filippo per il play-out dello scorso maggio. Un evento costato oltre 20mila euro al Comune, rivelatosi un autentico flop con una scarsissima partecipazione (appena 300 animelle) e una sequela di polemiche.
Se il Comune intende offrire alla città un evento gratuito, non si deve sborsare neanche un solo centesimo. L’amministratore appena sufficiente nei costi di gestione dell’evento dovrebbe prevedere anche il ticket – dicono imposto dal questore –, altrimenti non si tratta di un evento gratuito.
Il pasticcio è solo di chi amministra e non di chi critica legittimamente.

