Caso “West Nile” a Messina, la Uil-Fpl chiede potenziamento Malattie Infettive

Redazione

Caso “West Nile” a Messina, la Uil-Fpl chiede potenziamento Malattie Infettive

sabato 23 Agosto 2025 - 18:22

La Uil-Fpl di Messina ha appreso dagli organi di stampa del primo caso di infezione da West Nile Virus nella città di Messina; ciò ha reso necessario il ricovero di una paziente presso l’Unità Operativa di Malattie Infettive del Presidio Ospedaliero Papardo.

L’U.O. di Malattie Infettive – scrive in una nota il segretario generale Livio Andronico –, ha da sempre rappresentato un punto di riferimento per la città Metropolitana di Messina e per l’intero territorio regionale nella gestione delle patologie infettive e tropicali, nonché per la presa in carico di pazienti affetti da HIV ed Epatite C. Tuttavia, è doveroso evidenziare che, nonostante l’elevato volume di attività e l’alto peso dei DRG – tra i più significativi della Sicilia – il reparto di Malattie Infettive, negli anni, è stato declassato da UOC a UOSD. Analogo destino ha subito l’Azienda Ospedaliera Papardo, retrocessa da DEA di II Livello a DEA di I Livello a seguito di scelte di politica sanitaria penalizzanti. L’UOSD di Malattie Infettive del Papardo, rappresenta oggi l’unica struttura nella provincia di Messina, e una delle poche in Sicilia, dotata di stanze a pressione positiva/negativa. L’équipe gestisce quotidianamente pazienti ad alta complessità assistenziale, affetti da patologie quali osteomieliti, spondilodisciti, meningiti, tubercolosi e gravi infezioni virali respiratorie, incluso il SARS-CoV-2. Alla luce di ciò, si chiede al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo l’immediata assegnazione di personale OSS, indispensabile per garantire la presenza H24, con l’inserimento di tali figure anche nella proposta di Dotazione Organica. Inoltre, in considerazione della predisposizione della nuova rete ospedaliera regionale, la UIL FPL di Messina, esprime fortissime preoccupazioni rispetto alle notizie provenienti dall’Assessorato della Salute, che sembrerebbero confermare la volontà di portare a compimento un disegno politico volto a un ulteriore declassamento dell’Azienda Papardo. Un simile scenario determinerebbe gravissime ripercussioni sia per i cittadini utenti sia per i lavoratori della struttura. La scrivente Organizzazione Sindacale, rivendica con forza il rilancio dell’Ospedale Papardo e chiede alla Regione l’innalzamento del tetto di spesa, così da colmare le gravi carenze di personale dell’Area Medica e dell’Area del Comparto. Si evidenzia, infatti, che nel 2017 il tetto di spesa ammontava a € 79.924.000 per 324 posti letto, mentre oggi – a fronte di 398 posti letto autorizzati – il tetto di spesa è stato ridotto a € 73.870.000. Una contraddizione inaccettabile, che rende impossibile procedere alle assunzioni necessarie per garantire livelli assistenziali adeguati. Per rispondere in modo serio e responsabile ai bisogni sanitari della popolazione, il tetto di spesa dovrebbe essere innalzato ad almeno 84 milioni di euro, consentendo l’assunzione di medici, infermieri, OSS e personale Tecnico. Non è più tollerabile la politica di penalizzazioni che l’Assessorato vediamo della Salute continua a riservare all’Ospedale Papardo, attraverso il declassamento di Unità Operative Complesse strategiche e il dirottamento di risorse verso altri poli sanitari dell’Isola. Per tali motivi, la UIL FPL chiede di essere audita presso la VI Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana”.

Conclude la nota sindacale.

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