I consiglieri comunali del Partito Democratico Felice Calabrò, Antonella Russo e Alessandro Russo intervengono duramente sulla pubblicazione di due bandi da parte di ATM e Messina Social City, avvenuta nei primi giorni di agosto, durante il periodo di ferie estive.
«Dalle ferie d’agosto ai bandi d’agosto, potremmo dire! – dichiarano i consiglieri – Mentre i messinesi programmano le proprie meritate ferie tra mare, isole e montagna o anche solo godendo di un po’ di riposo, le società partecipate messinesi procedono con una pratica che speravamo appartenesse a un passato politico che avevamo archiviato».
Secondo i consiglieri, sia l’amministrazione De Luca che quella attuale del sindaco Basile hanno «preferito non prendersi alcuna pausa estiva, ma utilizzare questo momento per pubblicare in sordina dei bandi di selezione o concorso nel periodo dell’anno certo meno indicato».
Nel mirino, due procedure: «Ci riferiamo in particolare – continuano – al bando per progressioni verticali in ATM, finalizzato a individuare figure dirigenziali interne, e al bando di Messina Social City per due figure di vertice (categoria F), nell’ambito di una riorganizzazione aziendale che andrebbe prima ampiamente discussa e compresa».
I consiglieri riconoscono la legittimità formale delle procedure: «Siamo assolutamente certi – affermano – che la decisione di avviare tali selezioni sia legittima e improntata alla necessità gestionale aziendale. Tuttavia, non possiamo tacere le voci che da giorni si rincorrono in città, che ci allarmano sulla tempistica adottata, sulle qualificazioni richieste e sull’apparente taglio sartoriale di alcuni requisiti».
Particolare attenzione viene posta sui titoli richiesti per i candidati: «Nel caso di Messina Social City – spiegano – è previsto il possesso della laurea in giurisprudenza o economia, escludendo inspiegabilmente titoli afferenti ai servizi sociali, che avrebbero piena dignità all’interno di un’azienda con finalità sociali».
«Ripetiamo – aggiungono – che siamo convinti della legittimità delle procedure. Ma proprio per la delicatezza delle voci circolanti, riteniamo che occorra fare piena chiarezza e garantire la massima trasparenza su ogni singolo passaggio. Solo così si possono evitare illazioni che inquinano l’efficacia delle selezioni e mettono a rischio la loro credibilità».
Infine, la richiesta formale al sindaco e ai vertici delle partecipate: «Chiediamo all’Amministrazione di bloccare urgentemente le selezioni in corso, ritirando i bandi e gli avvisi pubblici relativi, per rivedere e ampliare i criteri di accesso e ripubblicarli in un momento dell’anno più adeguato. Una scelta utile per evitare polemiche, dubbi, contenziosi e garantire una partecipazione piena e paritaria».
«Ritirare i bandi, correggerli e ripubblicarli – concludono – sarebbe oggi la decisione più saggia per tutelare l’immagine della città e il buon andamento dell’azione amministrativa».

