Ufficialmente lo spettacolo delle Frecce Tricolori è costato al Comune di Messina 130 mila euro cui vanno aggiunti i costi dei “volontari a pagamento” delle associazioni che gravitano intorno al Comune.
Infine c’è un costo sociale che non è quantificabile. Risultato? Messinesi “sequestrati” in casa per ragioni ovviamente di sicurezza. La litoranea è off limits per le automobili mentre i residenti sono costretti a rimanere chiusi in casa e “godersi” lo spettacolo forzatamente.
Palazzo Zanca nel computo costi-benefici non ha tenuto conto di una variabile che avrà le sue ripercussioni sul piano della popolarità di questa amministrazione comunale.
Da giorni si registra fra assessori e lacchè vari una certa eccitazione per n evento bello sia chiaro, ma che si è visto anche in altre zone non molto lontane da Messina. Basti pensare che lo spettacolo delle Frecce sullo Strettk l’ha offerto Reggio Calabria appena due anni fa. Per non parlare di piccoli Comuni come Barolo e Capo d’Otlando che in passato hanno visto sfrecciare gli aerei militari.
Una eccitazione ingiustificata giacché non si tratta di una novità dalle nostre parti.

