I concerti allo stadio San Filippo è solo uno dei motivi che allontana volenterosi imprenditori dal calcio cittadino. La mancanza di uno stadio ad uso esclusivo o comunque in gestione da parte della principale società di calcio cittadino non fungono da attrattore per imprenditori che avrebbero intenzione di investire a Messina.

E fino a quando ci sarà questa amministrazione è difficile che il calcio possa realmente risorgere. Quella di Federico Basile e del suo “dante causa”, Cateno De Luca, è una chiara scelta politica. Piaccia o non piaccia, la decisione è quella di privilegiare altro. Il calcio e la passione dei tifosi giallorossi possono aspettare: le priorità sono altre, come i concerti che rendono il San Filippo inagibile per l’inizio della stagione ufficiale.

I tifosi se ne facciano una ragione. Del resto Cateno De Luca in una recente intervista ha detto chiaramente di avere consigliato al “suo” sindaco di tenersi lontano dal calcio. Detto, fatto.

Quando il sindaco si è avvicinato al calcio non è che sia stato un successo: basti pensare a tutti gli imprenditori che il sindaco ha incontrato nell’ultimo anno per tentare di rilanciare il calcio a Messina. Incontri tantissimi, sostanza “zero”. Tutte le pseudo-trattative sono miseramente fallite.

Forse l’unica che si sta portando avanti è quella che sta tenendo il sindaco lontano dai giochi. Che sia la volta buona?

Il problema tuttavia rimane, perché l’attuale amministrazione è immobile.