Le avvisaglie c’erano state nei giorni scorsi con post criptici (mica tanto), da parte di Cateno De Luca sul suo profilo Fb. Chi conosce le dinamiche politiche sa benissimo che erano “avvisi” del leader di Sud chiama Nord rivolti al governo regionale. Oggi l’ennesimo post

E ieri la puntuale conferma che all’interno della maggioranza le acque si sono agitate. Il gruppo-De Luca ha votato per la riforma dei Consorzi di bonifica. Un “si” dei deluchiani che ha evitato a fare andare sotto il governo-Schifani.

Tttavia, questa mattina lo “Sciamano del Nisi” ha pubblicato un nuovo “avviso” rivolto a Schifani.

“La stampa ha bollato la bocciatura della riforma dei consorzi di bonifica come un regolamento di conti all’interno del Parlamento Siciliano nella maggioranza che sostiene il Presidente Schifani. I giornalisti sostengono che è una reazione di una buona parte dei deputati alla decisone assunta da Schifani nella variazione di bilancio esitata dalla giunta la settimana scorsa che non contiene e non consentirebbe proposte territorializzate. Il gruppo Parlamenatre Sud chiama Nord ha presentato un centinaio di emendamenti che puntano a correggere alcuni strafalcioni giuridico contabili e ad inserire nel testo normativo misure di carattere generale e territorializzate coerenti con i principi che ha indicato il Presidente Schifani: sociale crescita e sviluppo.Io sono pronto ad affrontare dalla prossima settimana il percorso parlamentare alla luce del sole prima in commissione bilancio e poi in Parlamento.Il gruppo Sud chiama Nord non parteciperà a votazioni con il sistema del voto segreto perché non accetta che la dialettica politica degradi ad un regolamento di conti che viene consumato nell’oscurità di certi antichi retaggi che non ci appartengono“.

In sintesi, se il governo non rivede la variazione di bilancio destinando risorse – ovvero “mancette” -, come era solita fare la Regione, il gruppo-De Luca si metterà di traverso.

Questa posizione di Sud chiama Nord potrebbe fare infuriare Renato Schifani, il quale non intende ritoccare la proposta del governo.