Abbiamo due stadi, ma il calcio è sprofondato nei dilettanti

Redazione

Abbiamo due stadi, ma il calcio è sprofondato nei dilettanti

mercoledì 16 Luglio 2025 - 06:38

A Palazzo Zanca esultano perché il vecchio stadio “Celeste” prende forma. Per onore della verità, è stato solo parzialmente ristrutturato mentre ieri mattina gli operai hanno dato la prima imbiancata al perimetro esterno. Lo stadio sarà fruibile prima della data indicata per la fine dei lavori; la struttura è chiusa da tempo immemore e presto tornerà ad essere fruita. Da chi? Certamente non dalla prima realtà calcistica cittadina perché in tanti hanno messo gli occhi sul “glorioso” Celeste. Tanti ci riferiamo alle società dilettantistiche messinesi che aspettano come una manna dal cielo di poter usufruire a prezzi “calmierati” di un impianto di gioco.

Se l’amministrazione manterrà “fede” al suo modus operandi, difficilmente l’uso esclusivo sarà riservato al Messina. Il Messina al quale sono sempre legati i tifosi, piaccia o non piaccia, è sempre l’ACR. Vedremo come andrà a finire.

Una riflessione è certamente d’obbligo. Questi amministratori a lavori finiti, hanno impiegato 8 anni per risolvere l’annoso problema del campo di allenamento del Messina (ribadiamo l’ACR), tanti quanti ne sono serviti per non agevolare la medesima società di Sciotto che i soldi li ha spesi, probabilmente anche male.

Il paradosso è che oggi a Messina abbiamo due stadi di calcio, ma manca il “vero” calcio dei professionisti. In tutti questi anni Palazzo Zanca avrebbe potuto fare anche qualcosa in più per agevolare, sempre il Messina, “nicchiando” nei momenti di crisi e di rottura fra la tifoseria e il presidente Sciotto. Alla fine, se vogliamo dirla tutta, Sciotto non è stato agevolato dalla vicinanza politica del fratello Matteo al partito di De Luca, al contrario è stato penalizzato.

Oggi, lo scenario che si staglia, purtroppo, è questo. Due stadi (uno ormai uso dei concerti), niente calcio professionistico.

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