Non solo comizi-cabaret, ma anche balletti e schiticchi. E’ iniziata la nuova stagione politica di Cateno De Luca, che ieri è stato impegnato su più fronti.
E’ l’inizio di una lunga campagna elettorale in parte finanziata con i soldi pubblici? Ieri mattina a Santa Margherita, al lido “U Paninaru”, si è tenuta la “Festa per la bandiera blu”: un evento organizzato dal Comune di Messina con intrattenimento, giochi, musica e balletti.
Non poteva mancare lo “Sciamano del Nisi” per un’occasione imperdibile, a Santa Margherita, uno dei suoi fortini elettorali. Un’occasione per una “campagna elettorale” celata da una festa istituzionale? E Pagata da chi?
Lo chiediamo al sindaco Federico Basile che ha sfoggiato la sua mise da mare, costringendo anche gli assessori a indossare infradito e costumi.
Cateno De Luca ha fatto il suo immancabile show consapevole del fatto che la campagna elettorale deve iniziare con abbondante anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato del suo delfino Federico Basile.
Le insidie sono molteplici, tenuto conto che la città sta cercando di organizzarsi per dare una spallata al movimento di Cateno. E poi emerge un certo scontento da parte dei messinesi stufi del “cabaret politico”: vogliono solo fatti concreti. Come l’acqua h24, promessa non mantenuta, piuttosto che una maggiore pulizia della città, o un piano del traffico non troppo penalizzante per i messinesi e soprattutto i commercianti. I nervi scoperti di questa amministrazione sono tanti e le “festicciole” sono funzionali al recupero di un minimo di credibilità.

Cateno De Luca dopo l’apparizione di Santa Margherita si è fiondato a Nizza di Sicilia per piazzare la sua bandierina sullo “schiticchio” organizzato dal Gal “Taormina-Peloritani”, evento giunto alla sua seconda edizione dal titolo “Le Valli del Mito e della Musica”. A proposito di musica, gli avventori cui è stata riempita la pancia con le solite pietanze, si è esibita anche la band dei “Petr Pan”, il gruppo musicale che accompagna da sempre le “piroette” di Cateno De Luca. Occasione propizia per un comizio elettorale, pagato con i soldi pubblici. Già quelle famigerate “mancette” della Regione alimentano anche le casse del Gal “Taormina-Peloritani”?
Davide Gambale

