Gli operatori commerciali sono vittime di una cattiva organizzazione della macchina organizzativa, questo va subito premesso. E certamente non hanno colpe se Palazzo Zanca li ha “sbattuti” fuori dal mercato Vascone con il miraggio di una riqualificazione dell’area.
A proposito anche ieri non c’era un solo operaio all’opera all’interno dell’area che dovrà essere ristrutturata non si sa quando. Alessandro Cacciotto, il presidente della III Circoscrizione che sull’argomento si è dibattuto a lungo, da tempo si è rinchiuso nel silenzio più assoluto (logiche di alleanze politiche?).
Fatto sta che lo spettacolo che si staglai agli occhi degli automobilisti che percorrono a fatica una via Catania intasata, è quello che si vede in foto: una indecenza.

Una sorta di “baraccopoli” del terzo millennio che riempie quel parcheggio di interescambio (vero assessore Mondello), con tende e baracche in legno: i mercatali si sono dovuti attrezzare, anche perché pare il Comune non abbia dato alcun ristoro, né provveduto a proprie spese a realizzare dei fabbricati degni di un mercato all’aperto.

Lasciando perdere le condizioni in cui si trovano ad operare i commercianti che sono stati “cacciati” in strada senza un minimo di programmazione dagli uffici di Palazzo Zanca, sull’asfalto rovente. Le temperature certamente non aiutano alla conservazione delle merci che vanno smaltite prima possibile. L’acqua scarseggia anche perchè non tutte le “baracche” sono dotate di acqua corrente.
Insomma, un disastro.