L’EDITORIALE/ I Miracolati

Redazione

L’EDITORIALE/ I Miracolati

mercoledì 09 Luglio 2025 - 10:51


Quella dei Miracolati è divenuta ormai una legione. In principio fu Gesú con la resurrezione di Lazzaro e il miracolo delle nozze di Cana, più di recente Silvio Berlusconi e Grillo sono stati capaci di trasformare mezze figure e scappati di casa in parlamentari e ministri; nella legislatura corrente Giorgia Meloni ha trasformato personaggetti in figure istituzionali.

Ma fino a quando ominicchi e ballerine potranno abusare della pazienza di questa donna che lotta ogni giorno per affermare il valore della politica e la dignità delle istituzioni? La Russa, Delmastro delle Vedove, Lollobrigida e Santanchè non sono stati sufficienti, grazie alle loro azioni e alle loro improvvide esternazioni, a fare perdere credibilità e consenso, Galvagno e Amata ci stanno riprovando.Tutti questi sono dei Miracolati assurti a ruoli istituzionali e di potere perchè Meloni, come prima Berlusconi e Grillo, hanno conquistato la fiducia degli elettori: non è merito loro se sono parlamentari nazionali o regionali. Devono questa onorificenza all’effetto Meloni.

Ma poiché sono affetti dalla “sindrome rancorosa del beneficato” si sentono statisti e si atteggiano ad aquile. I danni politici (non ci interessa l’aspetto penale) sono rilevanti, difatti l’immagine di FdI è ammaccata perchè la destra non può rifugiarsi, come la sinistra nella giustificazione: “sono compagni che sbagliano”.

Va posto un problema di selezione e preparazione della classe dirigente, l’amichettismo in politica e in economia è una sciagura. Fino a quando Giorgia Meloni potrà sostituirsi a queste mezze tacche prive di arte e di parte? L’elettore non sempre è capra e nemmeno molto propenso a credere ai miracoli frequenti, nè il Presidente di FdI deve pronunciare l’orazione che, Cicerone tenne nei confronti di Catilina, per spiegare che la misura è colma: basta allontanare questi Miracolati per il rispetto dovuto agli elettori.

Diego Celi

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