Caso-donazioni, De Luca risponda alla domanda numero 5

Redazione

Caso-donazioni, De Luca risponda alla domanda numero 5

martedì 08 Luglio 2025 - 09:56

Il “copione” è sempre lo stesso. Il medesimo schema-De Luca: passa al contrattacco quando si sente accerchiato politicamente. Però, qualcosa deve essere cambiata nella notte precedente la conferenza stampa-show di ieri mattina. Il bersaglio doveva essere l’on. Tommaso Calderone, considerato da Cateno il “mandante” del caso-donazioni, ma è evidente che lo Sciamano del Nisi abbia cambiato improvvisamente obiettivo, puntando sulla stampa. O meglio ancora sui giornalisti. Oltre alla “Gazzetta del Sud”, c’è anche il nostro giornale nel mirino di De Luca. Il leader di Sud chiama Nord non sopporta le “voci fuori dal coro”: è abituato al consenso diffuso, magari al “consensoedulcorato dalla commissione di laute ricompense sotto forma di pubblicità istituzionali. Il nostro giornale, da sempre è nella black-list dei giornali. La “galassia-De Luca” non è stata mai tenera nei nostri confronti, tant’è che raramente siamo stati inclusi nelle campagne istituzionali. L’ATM, per esempio, ha speso “vagonate” si soldi per autocelebrarsi, piccole realtà messinesi sono state inondate di “piccioli”, ma noi siamo “ribelli” e quindi la bravissima Carla Grillo, spesso impegnata in shooting fotografici per l’azienda che presiede, non ci prende nemmeno in considerazione. E’ chiaro che l’ordine parte dall’alto. Ma il tema non è solo questo.

Cateno De Luca sbaglia bersaglio quando si scaglia contro la stampa in genere, includiamo anche gli “amici di Cateno”, perché la stampa è l’avamposto della democrazia. Quella che a Cateno non piace perché pensa e opera come un “ducetto” (ovviamente nell’eccezione politica del termine calibrato alla realtà odierna).

Cateno De Luca ha creato anche una sorta di “Minculcop” con a capo la giornalista Valeria Brancato, il cui compito è quello di monitorare giornali e Social e predisporre le “liste nere” dei giornalisti. Un ruolo strategico che l’ha portata ad assumere anche altri ruoli all’interno della “galassia-De Luca”, da segretaria particolare del sindaco Basile, a presidente della nuova fondazione creata a Taormina.

Oggi è sceso in campo, a difesa del giornale che dirige, Nino Rizzo Nervo, il quale in un suo editoriale pone cinque interessanti domande alle quali De Luca ieri non ha dato risposta. Ci piace sottolineare la domanda numero 5: “E’ d’uso che a professionisti e a imprese che hanno versato contributi siano affidati incarichi e lavori?”.

Ecco, caro De Luca risponda a questa domanda prima di spingersi oltre.

Davide Gambale

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