“Il ragazzino ha iniziato a lavorare nel mio ufficio… un ragazzino, quindi tu vuoi che non mi approvano una cosa del genere, ma va là… io sono molto amica della zia, molto amica, quindi è chiaro che se io dico al capo di gabinetto mi serve questo lo fanno, lo devono fare. Ok, basta”. Ad essere intercettata è Marcella Cannariato, la moglie di Dragotto indagata nell’inchiesta che vede coinvolta l’assessora regionale al Tutismo Elvira Amata.
Sarebbe questo l’atto d’accusa su cui si è sviluppato il teorema accusatorio della Procura di Palermo.
La Cannariato ancora intercettata usa parole forti nei confronti della Amata: “… la scanno viva”. In buona sostanza se non mi accontenta le faccio passare i guai.
Stanno emergendo dettagli inquietanti di una inchiesta che potrebbe sfociare in un processo per la Amata. Quello politico-mediatico è già iniziato.

