Formalmente si tratta di donazioni volontarie, di fatto sarebbero “atti dovuti” da parte di “nominati” ed eletti. Ci sarebbe anche un listino prezzi da rispettare pedissequamente a seconda dei ruoli. I contributi maggiori sono a carico dei parlamentari nazionali e regionali, i quali versano mensilmente a Sud chiama Nord ben 1.700 euro; poi ci sono gli assessori comunali di Messina (1.100 euro/mese); ed ancora i consiglieri comunali (300 euro). Fra i donatori anche Ismaele La Vardera, quello che oggi strilla e grida agli scandali, dopo essersi rifatto la “verginità politica“.
Chiunque sia nominato versa l’obolo nelle casse del partito, anche i “nominati” nelle numerose Partecipate comunali: quelli che De Luca chiamava i bancomat della politica. Aveva le idee chiare, tant’è che dopo gli strali contro “quelli che c’erano prima” ha pensato bene di aumentarle. Nessuno si sottrare alle donazioni volontarie, nemmeno Luciano Fumia, l’uomo delle dirette Fb, il quale in un’unica soluzione ha versato la bellezza di 10mila euro. Poi ci sono gli insospettabili, come la segretaria comunale di Messina, Rossana Carrubba, la “garante” dell’azione amministrativa: 2.000 euro versati a dicembre 2023.
Non scappa nessuno, ma proprio nessuno alla donazione volontaria. Poi ci sono i casi a parte, come il fedelissimo consigliere comunale Ciccio Cipolla che, oltre alla sua “donazione istituzionale” da 300 euro nella qualità di consigliere comunale ha versato nelle casse del partito la bellezza di 10.000 euro.
Non sfugge nessuno alle donazioni, nemmeno il “fedelissimo” Salvo Puccio, il campione mondiale di incarichi pubblici. C’è poi il sindaco Federico Basile che in un’unica soluzione, il 22 dicembre 2023, ha versato nelle casse di Sud chiama Nord la bellezza di 15mila euro.
La lista dei “donatori” è lunghissima e prefigura quello che in diritto privato viene normato come “io do affinché tu dia”, in buona sostanza una parte si impegna a dare qualcosa (una prestazione o un bene) all’altra, con l’aspettativa di ricevere in cambio un’altra prestazione o bene.
C’è poi un’altra declinazione di natura penalistica, ma questa è materia della magistratura inquirente.
La lista dei “donatori” è lunghissima e figurano spesso le Fenapi (la galassia creata da De Luca), autentici finanziatori del partito Sud chiama Nord. Da tutta Italia piovono “denari”, ma il record delle donazioni appartiene alla Fenapi Sicilia che in un solo colpo ha versato ben 70mila euro sul finire del 2023.
Infine, ci sono le donazioni dei soggetti giuridici, ovvero delle società, le stesse che “guarda caso” hanno ricevuto appalti da enti amministrati dagli uomini di Cateno De Luca.
Tutto normale? La legge lo consente ma ci sono dei profili sui quali è opportuno aprire una seria riflessione.